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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Raccolta rifiuti "lenta", sacchetti sparsi in periferia

Gallipoli, non si è ancora stabilizzata la vicenda del conferimento nell'impianto di Poggiardo. Smaltimento prosegue a macchia di leopardo. Proteste al Lido San Giovanni e marine. Venneri insorge

GALLIPOLI - Tra passaggio di consegne a "Progetto Ambiente" che gestirà il nuovo impianto di biostabiliz-zazione di prossima attivazione a Poggiardo, le proteste dei lavoratori della Sud Gas e il contenzioso sbloccato in questi giorni con i Comuni tacciati di inadempienza per i canoni da versare alle Ato di riferimento, l'emergenza rifiuti ‘atto secondo' non sembra ancora totalmente superata. Raccolta dei rifiuti nei territorio di pertinenza dell'Ato Le/2 che prosegue a singhiozzo e che penalizza ancora una volta le zone più periferiche soprattutto dei comuni rivieraschi e a vocazione turistica. Leggi il caso Gallipoli, ancora una volta "vittima" sua malgrado dei rallentamenti del ciclo di smaltimento dei rifiuti verso la stabilizzazione di Poggiardo. Nella cittadina ionica (che si appresta alla rivoluzione epocale con l'avvio del servizio di raccolta differenziata spinta, si spera di imminente attivazione) si procede a macchia di leopardo. Con la zona del borgo antico e del Corso Roma ripulite in buona parte dai cumuli di rifiuti accatastati ai bordi dei cassonetti e il resto della città che attende il passaggio di mezzi e operatori addetti alla raccolta.

Soprattutto nelle zone periferiche il disagio continua ad essere avvertito pesantemente. Nei quartieri quali Lido San Giovanni, Peep 3 e marine tornano a levarsi cori di proteste dei residenti che aspettano da giorni che la raccolta dei rifiuti quotidiana torni al ciclo normale. Infatti dopo il blocco dei giorni scorsi non è ancora ritornato a regime il ciclo dello smaltimento dei rifiuti nelle periferie e ancora oggi le cataste di buste e ingombrati giacevano a ridosso dei cassonetti. Una situazione che ovviamente vede anche il Comune ionico con le mani legate e oltremodo danneggiato con l'avvio orami imminente della stagione turistica.

E quanto spiega anche a chiare lettere il primo cittadino di Gallipoli, Giuseppe Venneri onde evitare che come spesso accade, sparando nel mucchio, si colpevolizzi oltremisura l'amministrazione locale per questa nuova ondata di emergenza dei rifiuti nelle strade. "Ho preferito non intervenire in questi giorni solo per rispettare il lavoro di mediazione portato avanti da quanti hanno cercato di sbloccare questa nuova emergenza-rifiuti nel nostro territorio" spiega il sindaco, "tuttavia il silenzio non va confuso con l'acquiescenza, né può attenuare il più completo e fermo disappunto per una situazione che la città di Gallipoli sta continuando a subire, senza avere responsabilità alcuna. È chiaro che come sindaco chiederò conto di questi sfregi all'immagine ed al buon nome della mia cittadina".

E aggiunge: "Non è possibile tollerare oltre una situazione che sta diventando insostenibile e che mostra tutta la sua criticità al cospetto di flussi turistici che in questo periodo dell'anno iniziano ad aumentare il proprio trend. È opportuno che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, senza scaricarle su chi è in piena regola e con la coscienza pulita, avendo sempre ottemperato, con la massima puntualità, ai pagamenti richiesti dalla ditta che gestisce la discarica di Poggiardo. La vicenda è estremamente chiara: le responsabilità dei comuni morosi vengono spalmate anche su quelli virtuosi, ma su diversi giornali e su vari mezzi di informazione alla fine sembra quasi che l'emergenza-rifiuti sia un'esclusiva di Gallipoli, stante il ruolo guida che assume a livello turistico. Il principio è semplice: come è sacrosanto che i cittadini, pagando una tassa, abbiano un servizio, è altrettanto legittimo e insindacabile che i Comuni che pagano quanto dovuto abbiano la possibilità di conferire in discarica i rifiuti. In caso contrario si ha l'interruzione di un pubblico servizio che per la mia città assume livelli da stato di calamità, visto che le passeggiate tra cumuli di rifiuti, per una città turistica, non rappresentano certo il biglietto da visita ideale".

E per questo il primo cittadino si è detto pronto ad andare sino in fondo alla questione. "Sono pronto ad esperire tutte le vie consentite dalla legge" conclude Venneri, "perché l'Amministrazione Comunale e soprattutto Gallipoli finiscano da subito di pagar dazio alle altrui responsabilità. Siamo pronti a compiere un passo epocale nella gestione dei rifiuti, quale l'avvio della differenziata, che dovrebbe partire a fine mese e proprio per questo, oltre alle già citate esigenze di tutela dell'immagine, non possiamo permetterci il lusso di farci tessere da altri una dannosa tela di Penelope che vanifichi gli sforzi tesi ad avere una gestione della nettezza urbana rispettosa della differenziazione".

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