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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Regionali, sale la tensione: scontro Cicchitto-Vendola

Arriva Cicchitto a sostegno di Palese e definisce il governatore "fenomeno mediatico". Vendola: "Io populista? Nel mio caso un complimento". Palese, niente confronto a Foggia: dura la Poli

BARI - Regionali, è scontro: la campagna elettorale entra nel vivo, con i primi esponenti della politica nazionale a scendere in Puglia, per difendere o sostenere qualcuno dei candidati in campo. Ieri è stato il turno di Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, venuto a supportare il candidato del centrodestra, Rocco Palese. Cicchitto ha parlato di Vendola come "un singolare fenomeno mediatico, populista, carismatico", evidenziando che se si esprime a sinistra è "la quintessenza della democrazia", se, invece, "si esprime nel centrodestra sotto forma di Berlusconi rappresenta pericoli autoritari, reazionari e fascisti". Poche parole spese direttamente su Palese e sul perché sceglierlo come futura guida della Puglia.

Palese, dal canto suo, ha parlato della regione di Vendola come la più indebitata per la sanità, la più pesante per quel che riguarda il carico fiscale gravante sui cittadini, di quella più incapace di sfruttare le risorse dei Fas, di quella che ha "ucciso l'agricoltura" con 1,6 miliardi di euro fermi sul piano di sviluppo rurale. Il candidato del centrodestra ha attaccato il governatore uscente sul salario sociale e sulla candidatura del pm barese Lorenzo Nicastro, definito un "insulto e una violenza nei confronti dei pugliesi". Il ordinatore Amoroso ha parlato delle liste del centrodestra, definendole "specchiate" e dimostrazione del "meglio della società pugliese".

Adriana Poli Bortone, dal canto suo, rinfaccia ancora una volta ai due candidati delle grandi coalizioni di non cercare soluzioni per la grave crisi occupazionale nella quale versano sempre più aziende di questa regione. La candidata del Terzo Polo parla di "insolito consociativismo" tra i due "in perfetta continuità", visto che da dieci anni "non si rendono conto della situazione emergenziale che vive la nostra regione sul fronte occupazione, né hanno cercato soluzioni almeno per il mantenimento dei posti di lavoro esistenti". Riferimento al caso di San Pietro Vernotico.

Vendola ringrazia Cicchitto per le attenzioni riservategli, sottoscrivendo appieno le sue dichiarazioni: "Se populista - afferma -, significa consentire ai cittadini di Taranto di respirare un'aria più pulita, significa ribadire il nostro no all'energia nucleare e alle trivellazioni nel nostro mare, significa dare ai giovani pugliesi la possibilità concreta di programmare il loro futuro, significa stabilizzare migliaia di precari, significa avere a cuore la sorte del popolo pugliese, allora sì, sono più che contento di essere populista". Secondo il presidente uscente, il governo nazionale, invece, non ha molto da rallegrarsi dei propri risultati, motivo per cui dal capogruppo del Pdl alla Camera si sarebbe atteso "altri discorsi".

Palese non partecipa al confronto a Foggia. Poli: "Strumentalizza Colazzo"

Ed oggi è il giorno del confronto tra i candidati alla Regione Puglia, presso l'Università di Foggia, ma ci sarà già un assente, ossia Rocco Palese, che non parteciperà per prendere parte ai funerali di Pietro Colazzo a Galatina. Adriana Poli Bortone è dura su questa scelta: "La decisione di Palese di non partecipare al confronto organizzato dall'Università di Foggia per partecipare ai funerali del povero Pietro Colazzo - tuona - è un tentativo inqualificabile di strumentalizzare una tragedia come questa a fini elettorali. L'impegno con l'Università era stato fissato con largo anticipo, così come del funerale si sa da tre giorni: se avesse voluto, Palese avrebbe potuto avvisare il rettore tempestivamente perché rinviasse l'appuntamento e si evitasse un forfait sgarbato nei confronti innanzitutto della comunità universitaria".

"Quanto poi al merito della decisione - aggiunge la senatrice - la vicinanza alla famiglia del povero Pietro poteva essere resa privatamente, così come io ho fatto senza pubblicizzarlo. Sarebbe antipatico se si volessero trasformare i funerali in occasione di visibilità elettorali. Nei prossimi giorni avremo modo di verificare la reale volontà di Palese di accettare il confronto con i suoi competitor".

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