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Sabato, 27 Aprile 2024
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"Ritorno al futuro"? Per molti, un rinvio al passato

Il consigliere regionale Buccoliero denuncia il fallimento del bando "Ritorno al futuro" e critica Vendola: la delusione di un giovane ammesso ma non finanziato, che spiega direttamente la beffa

BARI - "Vendola tradisce i giovani pugliesi ed uccide la speranza di futuro accesa sul dramma dell'occupazione": la dura accusa arriva dal consigliere regionale, presidente del gruppo "Moderati e Popolari", Antonio Buccoliero, intervenendo sul caso del bando "Ritorno al futuro": "Pubblico volentieri - afferma - una mail di uno dei tanti ragazzi, che hanno partecipato senza successo al Bando ‘Ritorno al Futuro' fatalmente respinti nel "passato" da una gestione meramente elettorale del suddetto bando. Tale situazione è, peraltro, aggravata da una gestione illiberale del Forum, che prima consentiva ai ragazzi di esprimersi e che ‘stranamente' è stato chiuso per non ricevere critiche"

"Carissimo consigliere - scrive il giovane a Buccoliero - , con questa mail ti metto a conoscenza di un sentimento diffuso tra noi ammessi, ma non finanziati del bando ‘Ritorno al futuro'. Mi permetto di parlare al plurale, perché sono in contatto con altri ragazzi/e che come me, facendo legittimo affidamento sui bandi pubblici delle passate stagioni, già a fine giugno 2009 si preparavano a scegliere il master più idoneo al loro percorso formativo (sperando, confidando, sognando di avere un aiuto economico dalla nostra regione). Tutti eravamo a conoscenza del fatto che il bando venisse pubblicato attorno al mese di ottobre... e, dunque, ci siamo affrettati ad effettuare tutti gli adempimenti per avere le carte in regola, il più duro dei quali è stato indebitarsi per pagare l'iscrizione al master".

"A novembre, poi - racconta il giovane -, la spiacevole notizia, i fondi dimezzati rispetto allo storico... ma ancor peggio, i 19 mln di euro stanziati a copertura di ben due anni formativi... fino a settembre 2011, cosa strana questa, che ha turbato buona parte dei partecipanti. Ancora la speranza non era perduta, in quanto: a pag. 12 del bando si richiedeva a pena di esclusione almeno uno dei seguenti documenti, riportati in ordine come da bando: 1) certificato di ammissione; 2) certificato di iscrizione; 3) attestazione del pagamento; 4) formale richiesta di iscrizione alle preselezioni; 5) application form on line".

"Tutti, io compreso - scrive il giovane -, pensavamo che ci fosse qualche differenza tra chi si fosse assunto l'impegno di iscriversi e attestare il pagamento e chi si fosse limitato alla richiesta di preselezioni o ad una banale application form, ed invece... evidentemente non fa alcuna differenza questo, dato che io mi ritrovo ammesso, ma non finanziato, perché sopra di me in graduatoria ci sono circa 300 persone ammesse con riserva, 300 persone cioè ( nulla togliendo alla loro bravura, ma questo non fa testo attualmente) che si sono candidate al bando con una semplice application form, non vincolante né per loro né per la struttura organizzatrice del master, e dunque si sono visti assegnati implicitamente dei termini maggiori rispetto ai termini dati ai ragazzi che hanno partecipato ai master 2009/2010".

Ma ci sarebbe di più, come racconta il giovane, ossia che quelle persone hanno avuto la certezza di avere la borsa prima dell'iscrizione al master, "certezza - ribadisce - che noi altri non abbiamo avuto": "Non mi pare uguaglianza sostanziale questa - afferma -, io mi sono indebitato a priori con un istituto di credito, perché mi basavo sullo storico dei bandi, e poi a giochi fatti, si pubblica un bando che copre due anni formativi, e che dà termini differenti, discriminando i partecipanti ai master 2009/2010 e quelli 2010/2011, che hanno avuto la possibilità di entrare in graduatoria senza nessun impegno formale e finanziario".

"È mai possibile - si chiede - che non ci sia differenza? adesso io ho un debito addosso ed una congiuntura economica a dir poco sfavorevole, non posso recedere dal contratto di post-formazione con l'ente sole 24 ore, non posso recedere dal prestito ad onore fatto con banca XXXX pari a 17mila euro, tutti passi fatti (sotto mia responsabilità) in vista di un bando pubblico, risultato differente dalle precedenti edizioni, e facendo legittimo affidamento su di un aiuto concreto da parte della regione. Ed invece, 300 soggetti sopra di me, senza nessun rischio, serenamente, hanno partecipato al bando con un application form, e considerati dalla Regione uguali a me, ed a tanti altri che hanno ragionato in senso analogo al mio".

Il giovane si chiede se la Regione abbia intenzione di far qualcosa per quanti ammessi ma non finanziati: "È il caso - si chiede - di studiare un ricorso al Tar di Bari? Possiamo sperare in una integrazione straordinaria dello stanziamento rilevatosi iniquo rispetto alla domanda dei giovani scolarizzati pugliesi? Confidando, sin dal profondo dell'animo, in un'azione positiva della regione tendente a sanare delle anomalie etiche e di principio, prima ancora che giuridiche, ti mando un saluto pieno di speranza".

Ogni commento è superfluo, secondo il consigliere Buccoliero, che aggiunge: "Queste sono le promesse e la qualità delle politiche del nostro amato Presidente. Ma ormai la campagna elettorale è passata, perché mantenere fede agli impegni?"

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