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Scialitica rotta, Palese interroga il ministro e chiede controlli in tutta la Puglia

Sul caso di Galatina e della lampada scialitica rotta da tempo e mai sostituita si torna a parlare a seguito di un’interpellanza presentata dal salentino, vicepresidente della Commissione bilancio della Camera. Il quale chiede a Beatrice Lorenzin ispezioni in tutte le strutture sanitarie regionali

ROMA – Sul caso di Galatina e della lampada scialitica rotta da tempo e mai sostituita (fatto emerso a seguito della pubblicazione di una foto che ritrae un medico mentre opera avvalendosi della torcia di un cellulare), si torna a parlare a seguito di un’interrogazione presentata dal parlamentare di Forza Italia e vicepresidente della Commissione bilancio della Camera, Rocco Palese. 

L’interpellanza sulla vicenda che riguarda l’ospedale “Santa Caterina Novella”, è stata inoltrata al ministro della Salute, sollecitando provvedimenti urgenti. Non solo. In conclusione, Palese domanda alla titolare del dicastero, Beatrice Lorenzin, se non sia il caso di estendere i controlli a tutte le strutture sanitarie pugliesi. 

Palese cita dunque “diversi articoli di stampa apparsi a partire dallo scorso 22 agosto”, tramite i quali “si è appreso che, in una delle sale operatorie dell’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina, comune tra i più popolosi della provincia di Lecce, durante un intervento chirurgico, un medico avrebbe utilizzato la torcia di un telefono cellulare per illuminare il campo operatorio, in assenza della lampada scialitica principale”. La vicenda, in particolare, è nata dopo un articolo del Corriere del Mezzogiorno e poi è stata ripresa da quasi tutte le altre testate locali e non.

“Pare infatti che la lampada scialitica di una delle sale dell’ospedale – prosegue Palese -, ovvero il dispositivo che illumina il campo operatorio e genera un fascio luminoso uniforme per evitare ombre, sia rotta da almeno quattro anni, e che i medici siano costretti ad utilizzarne una portatile non idonea, specie in caso di interventi complessi”. 

Che fosse rotta, sembra certificato anche dallo stesso direttore sanitario dell’Asl, Giovanni Gorgoni, che però sull’argomento nei giorni scorsi, ha dichiarato in una nota ufficiale: “L'illuminazione prevista dalla normativa per il campo operatorio è ricompresa tra i 10mila e i 100mila lux, valori rispettati dai controlli recenti anche dalla scialitica mobile che, fra l'altro, è certificata dal costruttore per 105mila lux”.

“Proprio per ridurre al massimo le zone d’ombra ed ottenere quindi l’effetto scialitico – prosegue Palese -, si sarebbe fatto ricorso alla luce di uno smartphone, come testimonierebbero alcune foto scattate durante un intervento eseguito prima dell’estate”. Di certo, dal giorno in cui è emersa la notizia, si sono susseguite conferme e smentite, con ricostruzioni contrastanti, e questo Palese lo rimarca.

Al ministro, Palese chiede quindi se non ritenga opportuno avviare indagini ispettive per accertare la verità dei fatti, di verificare quali e quante luci siano funzionanti e quali e quante sale operatorie siano a norma nell'ospedale di Galatina. Qualora fosse confermato il precario funzionamento, Palese chiede di accertare anche “da quanto tempo vengono effettuati interventi senza il rispetto dei protocolli previsti”.

Non solo. L’esponente forzista salentino, che peraltro come noto è un medico, chiede di estendere estendere l'ispezione anche ad altre strutture della sanità pugliese. Questo per “verificare il rispetto delle norme di sicurezza, dei protocolli operatori e, più in generale, dei livelli essenziali di assistenza”.

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