rotate-mobile
Politica

Sconto tassi, Deutsche Bank disponibile: accordo su Boc

Accordo raggiunto tra l'istituto di credito tedesco ed il Comune di Lecce sulla rinegoziazione del contratto sullo Swap e sui Boc. Tasso fissato al 3.80. Polemica la sinistra: "Soluzione tardiva"

LECCE - E' tempo di bilancio a Palazzo Carafa e il sindaco Paolo Perrone è a lavoro per cercare di colmare il buco finanziario, creatosi prima con l'acquisto dei palazzi giudiziari di via Brenta, poi con i Buoni obbligazionari comunali (Boc) e con la finanza dei derivati (Swap). La tassa che pesa annualmente sui conti del Comune ammonta a 9 milioni e 600 mila euro, di cui 5 milioni e 800 mila di costi capitali e 3 milioni e 900 mila di interessi, per un'operazione da 105 milioni di euro complessivi. Spesa che, caricata di costi elevati dall'incidenza del tasso di interesse, l'amministrazione ha ritenuto troppo onerosa, tanto da affidarsi all'aiuto di un consulente, Paolo Cucurachi, ordinario di intermediazione finanziaria presso l'università del Salento e la Bocconi di Milano, e consulente della Provincia sempre nell'affare derivati, per tentare una rinegoziazione del contratto dello swap e delle emissioni obbligazionarie. Ed un primo accordo sembrerebbe esser stato raggiunto qualche giorno fa, tra il sindaco e la Deutsche Bank, che si è detta disponibile ad effettuare uno sconto sul tasso d'interesse, bloccandolo allo 3.8 per cento.

"Un prezzo decisamente fuori dal mercato - ha spiegato oggi Perrone, nel corso di una conferenza stampa convocata per far luce sulla questione - che permetterà all'amministrazione di risparmiare lo 0,70 per cento, rispetto al tasso previsto dalla cassa depositi e prestiti, pari al 4,55 per cento. Inoltre l'operazione prevederà la chiusura dello swap, l'operazione in derivati che risentiva in modo significativo del tasso d'interesse, e la retrocessione da parte delle banche di una parte di costi delle operazioni precedenti, per circa 2 milioni e 800 mila euro, liquidità immediata per il Comune".

L'accordo con l'istituto di credito tedesco amplierà, inoltre, il piano di ammortamento da venti a trent'anni, riducendo così l'ammontare della rata annuale alla quale l'amministrazione comunale non riusciva a far fronte. Affinché tutto ciò sia certo, però, bisognerà aspettare che l'accordo venga formalizzato con una proposta ufficiale della Deutsche Bank, per poi sottoporla alla Corte dei Conti. Nell'attesa che si svolga questo iter amministrativo, il Comune di Lecce potrà sospendere il pagamento della rata. Per quanto riguarda la trattativa con la Selmabipiemme, poi, il Comune ha avanzato alla società una citazione per il riconoscimento della nullità del contratto, la restituzione delle somme e il riconoscimento dei danni per la quesione del leasing di via Brenta, per la quale è stato indagato l'ex Dirigente del Settore Economico e Finanziario del Comune di Lecce, Giovanni Naccarelli. Nonostante ciò, però, Perrone si è detto "fiducioso che la stessa possa portare ad un'intesa, ancora possibile".

Dichiarazioni diffuse dal centro sinistra leccese sulla questione

"La tardiva rinegoziazione dei Boc da parte di Perrone è la più evidente e clamorosa conferma che quel contratto non andava sottoscritto perché era un vero e proprio "contratto-truffa" per l'Amministrazione Comunale, così come lo è il contratto capestro di via Brenta che continua a pesare come un macigno sulle spalle dei contribuenti".

"Questi due provvedimenti sciagurati hanno determinato una crescita spaventosa e senza precedenti degli oneri finanziari a carico del bilancio comunale; si tratta di milioni di euro letteralmente sperperati e sottratti alla città. Basta considerare che dal 2006 al 2008 gli oneri finanziari per la quota capitale e interessi è aumentata di oltre 3milioni di euro, passando da 8.617.000 euro a 11.910.000. Si pensi per un attimo quanti servizi e quante opere pubbliche si sarebbero potuti realizzare in città con quei fondi se non fossero stati sperperati in questo modo".

"Non solo il danno rappresentato dal fatto che sono state sottratte alla città risorse rilevantissime, ma anche la beffa che per far fronte a quegli ingenti finanziari la giunta di centrodestra ha dovuto aumentare le tasse dei leccesi, che come è noto - a partire dall'addizionale Irpef dello 0,7% - è stata la scelta compiuta da Perrone con l'approvazione del primo bilancio della sua gestione. Se, come ipotizzano gli investigatori, siamo in presenza di un danno erariale, la domanda che si fanno i cittadini è: "Ora chi pagherà?". L'impegno del centrosinistra sarà quello di fare in modo che quel danno lo paghino i responsabili ed evitare che paghi sempre Pantalone, scaricandolo sulle tasche dei contribuenti incolpevoli".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sconto tassi, Deutsche Bank disponibile: accordo su Boc

LeccePrima è in caricamento