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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Serve un tavolo di confronto in Prefettura con Mps"

La richiesta comune arriva da Bellanova, che chiede l'intervento del Prefetto, e da Rotundo che chiama in causa Perrone sul caso Mps: un tavolo tra istituzioni per evitare l'esodo dei lavoratori

LECCE - La ristrutturazione interna della Monte dei Paschi di Siena resta un argomento di scottante attualità, così come i disagi e i timori di molti lavoratori locali della Banca Personale, che potrebbero vedersi spostati altrove, lontano dal Salento, per poter continuare a lavorare. Per questo, la deputata del P, Teresa Bellanova, ha scelto di indirizzare una lettera al Prefetto di Lecce, Mario Tafaro, per sottoporre alla sua attenzione i disagi delle centinaia di dipendenti salentini, che nei prossimi mesi dovrebbero essere costretti a trasferirsi lontano dalla proprie famiglie. Nel testo, la Bellanova evidenzia le colpe aziendali alla base di questa evoluzione e come i lavoratori "rischiano di pagare in prima persona scelte errate di dirigenti che, come già segnalato dalle Organizzazioni sindacali nel 2003, non hanno messo l'azienda in condizioni di produrre utili".

"Si tratta di centinaia di persone con un reddito medio-basso - scrive la deputata del Pd -, non di dirigenti con alti stipendi, che rischiano di dover completamente ridisegnare un progetto di vita che stavano costruendo qui a Lecce". La Bellanova ricorda la lunga storia del Monte dei Paschi di Siena che, partita nel 1472 all'insegna della solidarietà, del rispetto della persona umana e del riconoscimento della centralità della stessa: "Una storia - afferma - che confidiamo la Banca vorrà onorare anche nella gestione di questa situazione, evitando che sia la totalità dei lavoratori a pagare il prezzo di errori altrui, subordinando la mobilità a criteri di volontarietà".

In merito a questa vicenda, la parlamentare chiede al Prefetto l'attivazione di un tavolo di confronto tra banca, parti sociali e tutti i livelli istituzionali, allo scopo di "individuare un percorso comune verso una soluzione meno traumatica per la vita di questi lavoratori e per il territorio, che rischia di uscire impoverito da questa vicenda".

Ma il Prefetto non è l'unica figura interpellata in questa vicenda. Il capogruppo di opposizione al comune di Lecce, Antonio Rotundo, chiede al sindaco, Paolo Perrone di sollecitare l'attivazione di un tavolo provinciale presso la Prefettura per un confronto con i vertici della Mps. Per Rotundo, il possibile smantellamento di Banca Personale, con la previsione di trasferire da Lecce circa 150 lavoratori, è un allarme che le istituzioni devono raccogliere per poter contrastare quella che si configura come una "operazione fortemente penalizzante" per la città: "È compito innanzitutto delle Istituzioni locali - afferma Rotundo -, sia della maggioranza che dell'opposizione, attivarsi per evitare da un lato che a pagare siano i lavoratori e dall'altro che ad essere colpito sia il nostro territorio che in questo modo verrebbe impoverito anche nelle attività dell'indotto. Per queste ragioni è necessario ed urgente che venga convocato presso la Prefettura un apposito tavolo che veda coinvolti nel confronto con i vertici nazionali di Mps oltre al sindacato, la delegazione parlamentare salentina, Regione, Provincia e Comune di Lecce. Spetta al sindaco della città assumere un ruolo attivo che renda il comune protagonista e non spettatore passivo nella tutela degli interessi della città e nella difesa dei diritti dei lavoratori".

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