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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Sovraffollamento carcerario, alla Puglia la maglia nera

Nell'ottavo rapporto di Antigone l'analisi della condizione carceraria in Italia. Negli undici istituti pugliesi circa 4mila e 500 detenuti, 2mila oltre la capienza. Ma a Lecce una sentenza unica

LECCE - Le carceri italiane scoppiano e mancano le risorse. Impietoso, puntuale, arriva l'ottavo rapporto dell'associazione indipendente Antigone. Che consegna alla Puglia la maglia nera tra le regioni italiane, con un indice di sovraffollamento del 183 per cento. Sono undici gli istituti penitenziari che in teoria potrebbero accogliere solo 2458 detenuti, ma la cifra reale è di 4486. Delle situazioni di ordinario disagio si è detto più volte, grazie anche alle ripetute prese di posizione di alcuni sindacati di polizia penitenziaria. Proprio a Lecce, del resto, c'è stata una pronuncia del giudice che ha accordato un risarcimento per condizioni inumani e degradanti (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29904). Una sentenza che potrebbe fare scuola.

Per quanto riguarda il penitenziario di Borgo San Nicola, secondo fonti di polizia penitenziaria il sovraffollamento sarebbe quasi al doppio della capienza consentita (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29459). Nel giorno di Ferragosto la struttura è stata visitata dall'onorevole Pierferdinando Casini in occasione della visita organizzata a livello nazionale dai Radicali italiani per sensibilizzare l'opinione pubblica su una questione che è essenzialmente di civiltà. E che nemmeno i dati ufficiali del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria possono tacere (https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14_1.wp?facetNode_1=3_1_6&previsiousPage=mg_1_14&contentId=SST674631)

L'allarme sul carcere leccese è stato denunciato da più parti anche dal mondo dell'associazionismo. Nelle pagine del rapporto del Centro servizi volontariato Salento Visti da noi nel 2010 risultavano 1441 detenuti, con un indice di sovraffollamento del 120 per cento e con una serie di problemi collegati. Ad esempio, sempre secondo il dossier del volontariato salentino, il 90 per cento dei detenuti ha problemi di ansia e depressione e la sanità pubblica non riesce a far fronte alle emergenze quotidiane. In un solo anno si contano oltre 24mila visite mediche. Tra spazi ridotti, personale assente, mancanza di qualsiasi percorso educativo, si consumano i giorni dei detenuti nelle carceri del nostro Paese, ristretti non solo dalle gabbie fisiche.

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