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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Subbugli politici a sinistra sulla via delle primarie

Nel centrosinistra occhi puntati sul caso Vendola: Bersani rilancia un Nuovo Ulivo e chiede prima l'alleanza, poi le primarie. In Puglia, politici contrariati dalla discesa in campo del governatore

BARI - Nuovo Ulivo o un soggetto alternativo? La sfida tutta interna al centrosinistra, per una possibile leadership nazionale che si contrapponga al modello berlusconiano, in fondo, si gioca tutta qui: nella riproposizione rinnovata del vecchio centrosinistra prodiano, come sostenuto dal leader del Pd, Pierluigi Bersani, o in un nuovo patto ideato da Nichi Vendola.

Per il governatore pugliese, lanciato nella sfida politica oltre i confini regionali, si fa sul serio ed evidentemente anche i suoi alleati-avversari sembrano aver compreso che per il centrosinistra che verrà occorre necessariamente fare i conti con Nikita il rosso.

Per questo sul nodo primarie, lo stesso Bersani ha mandato un avvertimento chiaro a Vendola: prima le alleanze, poi spazio ai gazebo di coalizione. Nell'idea vendoliana, invece, il processo è esattamente quello inverso: prima il popolo si riprenda la politica attraverso le primarie, poi si costruirà il modello alternativo da proporre alla nazione.

Fatto sta che l'attenzione posta da Vendola al governo nazionale, fa accrescere le polemiche in Puglia, tra gli esponenti del Pdl, sull'attività amministrativa regionale, che sarebbe orfana di una direzione, nonostante la presenza di problemi molto seri che chiederebbero risposte più convincenti.
Per Buccoliero di "Moderati e Popolari", Vendola non sarebbe in grado di svolgere il compito più facile, quello di governare la Regione; di conseguenza, non potrebbe svolgere quello più arduo di governare l'Italia.

Eppure i lettori sembrano pensarla diversamente. Sebbene i dati di questi sondaggi non costituiscano una rilevazione statistica nel vero senso del termine, certamente l'indicazione che arriva dalla domanda posta in homepage dal 25 agosto sino al 31 agosto scorso è piuttosto significativa, perché in tendenza con quello che sembra l'umore del territorio intorno alla possibile discesa in campo di Vendola nella leadership nazionale del centrosinistra. Su 2923 voti totali espressi, ben 1661, ossia il 56,8% del "campione" vede nel governatore pugliese l'unica alternativa al berlusconismo.

Intanto, da Bari giunge la conferma di quanto si vociferava nelle ultime ore: all'apertura della Fiera del Levante, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non ci sarà per il secondo anno consecutivo. Una notizia non di poco conto, per due ragioni: perché è una ripetizione del copione della scorsa edizione, che segnava già la discontinuità col passato, e, in seconda istanza, perché qualcuno aveva immaginato la tribuna barese come podio di un primo faccia a faccia tra Berlusconi e Vendola in una possibile sfida futura per la guida del paese. Al posto del premier, dovrebbe relazionare il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto.

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