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Politica Santa Cesarea Terme

Terme di Santa Cesarea: pareri discordanti dopo la discussione in Regione

Si è riunita la IV Commissione consiliare, Attività produttive, della Puglia, che ha affrontato la questione: negative la valutazioni di Congedo e Vadrucci che chiedono un tavolo tecnico interistituzionale. Soddisfatto Negro

Si è tenuta stamattina una riunione della IV Commissione consiliare (Attività produttive) della Regione Puglia, che ha affrontato la questione delle terme di Santa Cesarea che vede proprio l’ente socio di maggioranza della società di gestione. Gli animi e le valutazioni sulla discussione variano a seconda delle posizioni politiche. Preoccupati i consiglieri del centrodestra, Erio Congedo e Mario Vadrucci, che sottolineano come dal confronto con i soggetti istituzionali e le parti sociali siano emersi il mancato ammodernamento delle strutture e l’assenza di un progetto di sviluppo.

Inoltre, si sarebbero viste la mancata valorizzazione delle professionalità interne (e locali), le controversie tra i soci (che, di fatto, ne hanno frenato la crescita) e le risorse dilapidate: "A quest’ultimo proposito - spiegano - si parla di circa 6 milioni di euro dissipati, tanto da aver portato a una richiesta di azione di responsabilità nei confronti degli amministratori. In questo contesto desolante - continuano Congedo e Vadrucci - è possibile attribuire alla Regione Puglia due precise e incontrovertibili responsabilità".

La prima è "quella di aver avallato questa situazione, con compiacenze nella gestione e con omissioni nell’attività di controllo". "La seconda - aggiungono -, ancora più grave, è quella di aver fondamentalmente sottoutilizzato uno strumento di attrattiva straordinario, penalizzando uno dei comparti più importanti per il sistema turistico e quindi l’economia regionale. All’orizzonte, peraltro, ci sono gli obblighi della legge di stabilità e quindi la possibile privatizzazione delle società partecipate che, quantomeno, in questo caso ingenera fondati timori di natura occupazionale sul futuro dei dipendenti".

Per Congedo e Vadrucci, non si può continuare a sprecare una risorsa come questa soprattutto in un momento molto difficile per la Puglia: "Ci pare logico, a questo punto, invocare con forza un imminente tavolo tecnico interistituzionale che - precisano - programmi  i possibili percorsi di sviluppo e gli assetti a livello amministrativo”.

Il presidente del gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, esprime invece soddisfazione: “Dopo anni di disattenzioni e di sordità delle istituzioni – ha sottolineato il capogruppo Udc –  per la prima volta, grazie alla nostra azione, si sono trovati riuniti attorno ad un tavolo i protagonisti di questo importante comparto che, se valorizzato adeguatamente, potrebbe rappresentare il volano dell’economia salentina e regionale".

“Vogliamo ricordare - precisa - che la nostra azione è stata avviata principalmente per la tutela dei diritti dei circa 150 lavoratori impiegati per il funzionamento dello stabilimento termale. Grazie al sacrificio dei lavoratori, infatti, le Terme di Santa Cesarea sono riuscite ad essere e a rimanere sul mercato. Adesso – ha concluso Negro – quello che chiediamo ai detentori delle quote societarie, Regione e Comune in primis, è che questo tavolo di lavoro continui per poter addivenire ad un vero e proprio piano di rilancio delle terme che sicuramente comporterà nuovi stimoli per l’economia dell’intero territorio provinciale e anche oltre”.

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