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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Terreno dei Coppola? Rifiutato per "impraticabilità"

Gallipoli: l'amministrazione chiarisce le motivazioni per cui non è stata presa in considerazione la donazione per realizzare lo stadio. "Quattro ettari insufficienti per il nostro progetto"

GALLIPOLI - Volendo sintetizzare in maniera più soft il seguito odierno della questione "stadio" in quel di Gallipoli si potrebbe utilizzare la terminologia calcistica e dire che la partita del nuovo campo di calcio non si è giocata sul terreno messo a disposizione dalla famiglia Coppola per… "impraticabilità" del campo. La sollecitazione mossa in seguito alla notizia della pubblicazione di un bando pubblico da parte del Comune per reperire e acquistare dei terreni al fine di realizzare interventi di miglioria del tessuto urbano e anche il centro sportivo con annesso polo fieristico-commerciale (in cui costruire il nuovo stadio comunale) ha generato il chiarimento da parte dell'Amministrazione comunale gallipolina.

Delucidazioni affidate al coro univoco degli assessori competenti, Giuseppe Barba responsabile politico dei Lavori Pubblici e Giorgio Cacciatori che detiene la delega allo Sport, che con un intervento congiunto spiegano: "L'Amministrazione comunale agisce per atti formali, trasparenti e lineari, perseguendo l'interesse collettivo. Per questo se la donazione proposta dalla famiglia Coppola fosse stata idonea agli obiettivi perseguiti dall'esecutivo, sarebbe stata valutata positivamente, ma purtroppo non è funzionale alle finalità che intendiamo raggiungere". Intervento per chiarire i motivi per cui è stata declinata la donazione, da parte di una famiglia privata, di un terreno per realizzare il campo di calcio.

"Il terreno che i Coppola vorrebbero donare" spiegano ancora gli assessori entrando nel dettaglio della questione, "è di 4 ettari, lotto sufficiente per realizzare il solo campo di calcio e forse i parcheggi. Tuttavia per il progetto di finanza che intende avviare l'Amministrazione comunale tale disponibilità è ampiamente limitata, visto che occorrerebbe una estensione almeno doppia per ospitare anche il centro sportivo e quello fieristico-commerciale. Per un progetto di finanza che abbia maggiori possibilità di successo e quindi di attuazione, è necessario dare agli imprenditori gli strumenti utili a parteciparvi. È chiaro che proporre la sola realizzazione dello stadio, senza il corollario del centro sportivo e soprattutto di quello fieristico-commerciale, rende abbastanza velleitaria la proposta al partner privato. Invece, proprio perché intendiamo concretizzare tale progettualità, ricerchiamo un terreno che sia funzionale a tale prospettiva".

I due assessori, infine, rimarcano la funzionalità alla progettualità di finanza dell'atto recentemente licenziato dalla Giunta. "Il documento" concludono, "si giustifica con la volontà di trovare la migliore soluzione possibile per il progetto che intendiamo realizzare. Ed il bando pubblico che stiamo predisponendo è da questo punto di vista la migliore garanzia di serietà e trasparenza". Il tutto mentre i tifosi del Gallo sono alla finestra aspettando che agli annunci e ai proclami seguano gli atti concreti e continuando nella raccolta di firme promossa dal gruppo "Quelli che…. vogliono lo stadio a Gallipoli".

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