Testo interrogazione parlamentare sui rifiuti a Taviano
IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUI RIFIUTI A TAVIANO
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03554
Atto n. 4-03554
Pubblicato il 3 marzo 2015, nella seduta n. 401
DONNO , NUGNES , BERTOROTTA , CAPPELLETTI , LEZZI , SANTANGELO , MORRA , MORONESE , BUCCARELLA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:
mediante segnalazione della cittadinanza, inoltrata all'amministrazione locale in data 13 febbraio 2015, veniva reso noto che in località "L'Anguria", sita nel comune di Taviano (Lecce), in via Lazzaretto, s.n., intersezione con la strada statale 274, risultava essere presente un deposito incontrollato di rifiuti;
il deposito, raggiungibile percorrendo la strada "Lazzaretto", intersezione con la strada statale 274 al sotto del cavalcavia, ha un'estensione di circa 50 metri quadrati e risulta essere costituito dai seguenti rifiuti: pneumatici, guaine bituminose, vernici, calcinacci, giocattoli ed oggetti in pvc (cloruro di polivinile), elettrodomestici, sanitari ed amianto;
ai sensi dell'art. 14 del decreto legislativo n. 22 del 1997, recante "Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio", poi confluito nel codice dell'ambiente di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, "L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati" ed "É altresì vietata l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee";
ai sensi del comma 3, inoltre, è statuito che "Fatta salva l'applicazione delle sanzioni di cui agli articoli 50 e 51, chiunque viola i divieti di cui ai commi 1 e 2 è tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Il sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate";
considerato che:
l'art. 7, comma 29, della legge della Regione Puglia n. 38 del 2011, prevede che la Giunta regionale definisca i criteri per la destinazione ed utilizzo delle risorse derivanti dal conferimento in discarica dei rifiuti. Nel medesimo comma è altresì stabilito che "nel bilancio di previsione della Regione Puglia è istituito apposito capitolo di spesa denominato: Fondo per il sostegno nella gestione dei Rifiuti Solidi Urbani";
con deliberazione n. 2746 del 22 dicembre 2014, la Giunta regionale destinava la quota complessiva di 1.003.132,67 euro in favore dei Comuni pugliesi, ripartendo le risorse per le seguenti attività: 450.000 euro per il finanziamento degli interventi comunali a scorrimento della graduatoria approvata con D.D. n. 157/2014, Linea di Azione 1, dal n. 13 al n. 24; 553.132,67 euro in favore dei Comuni pugliesi per il successivo finanziamento di interventi di rimozione e smaltimento di rifiuti in aree pubbliche;
con atto del dirigente n. 364 del 29 dicembre 2014 venivano impegnate risorse complessivamente pari a 553.132,67 euro per il finanziamento contributivo dell'azione relativa alla rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche;
considerato, inoltre, che il decreto legislativo n. 195 del 2005 reca "Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale",
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali misure intenda adottare, entro i limiti di propria competenza, al fine di contrastare il dannoso fenomeno di inquinamento ambientale registrato a Taviano e nelle aree limitrofe;
se non intenda attivarsi con urgenza, sollecitando le amministrazioni locali competenti, affinché sia reso operativo un immediato ripristino dello stato dei luoghi mediante il recupero e lo smaltimento dei rifiuti nonché un adeguato piano di controllo e di bonifica dell'area interessata, tenuto conto delle risorse già destinate all'uopo mediante deliberazione della Giunta regionale pugliese, allo scopo di tutelare lo stato della salute e della sicurezza umana nonché il paesaggio, le coltivazioni, i terreni, ed i siti d'interesse circostanti l'area ove sono stati rinvenuti i rifiuti abbandonati;
se, sulla base della criticità evidenziate e considerato il dettato normativo del decreto legislativo n. 195 del 2005, non ritenga opportuno assumere, nell'ambito delle proprie attribuzioni e fatte salve le specifiche attribuzioni regionali, le opportune iniziative di divulgazione dell'informazione ambientale riguardante l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo e il territorio circostante il comune di Taviano;
se abbia adottato o intenda adottare gli opportuni provvedimenti al fine di evitare la sistematica violazione delle vigenti normative in materia ambientale, di trattamento dei rifiuti e di tutela del territorio.