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Strutture sportive pubbliche e palestre, i "dubbi" del consigliere Guido

L'esponente della minoranza consiliare lamenta il ritardo della messa a punto dei calendari di utilizzo. Replica dell'assessore Foresio

LECCE – Critiche e dubbi sollevati dalla minoranza consiliare chiamano in causa l’amministrazione comunale sulla gestione delle strutture sportive pubbliche.

Ad aprire il dibattito il consiglerie Andrea Guido che ha lamentato il ritardo con cui è stato compilato il calendario per l’utilizzo di campi e palestre e ha lasciato intendere che ci sarebbero stati dei favoritismi: “Il ritardo ha provocato non pochi disagi alle associazioni sportive, le quali non hanno potuto pianificare un’adeguata programmazione delle attività da svolgere. Inoltre non è ben chiaro quale criterio abbia usato l’assessore Foresio per l’assegnazione delle ore nelle varie strutture. Negli anni antecedenti al suo arrivo, già nei primi giorni del mese di agosto, si convocava una riunione con tutte le associazioni richiedenti, cercando un comune accordo tra le stesse ed arrivando ad una soluzione ottimale per tutte in poche ore e, soprattutto, alla luce del sole. Com’è possibile che oggi, con una nuova struttura a disposizione, il tensostatico Montinaro, non si sia riusciti ad accontentare tutti? Appare strano come associazioni guidate da gente candidata nelle liste che sostenevano l’attuale maggioranza non abbiano avuto alcun problema nel rientrare tra quelle selezionate e nel godere delle ore e delle strutture necessarie”.

Sul punto l’assessore Foresio è stato lapidario: “Le allusioni di Guido rispetto a presunti favoritismi qualificano il modo di pensare di chi le fa, verrebbe da dire. Questa amministrazione non ha nel suo costume l'obiettivo di tutelare in tutti gli spazi possibili gli amici o gli amici degli amici. Quei tempi sono finiti, è utile ricordare a Guido”.

L’esponente della giunta Salvemini ha poi chiamato in causa la necessità di creare una rete unitaria che possa facilitare la gestione più efficiente delle strutture: “Ad oggi infatti, abbiamo i tre impianti sportivi i cui calendari sono gestiti dall'ufficio Sport, ai quali si aggiungono le palestre delle scuole primarie, gestite dall'assessorato alla Pubblica Istruzione e le palestre delle scuole superiori, nella disponibilità della Provincia di Lecce, per le quali i calendari di utilizzo non sono ancora stati pubblicati. Credo sia utile istituire una forma di coordinamento tra queste diverse gambe sulle quali cammina l'impiantistica sportiva pubblica a Lecce, per riuscire ad andare incontro in maniera più coordinata alle esigenze delle associazioni sportive e alle esigenze di una politica per lo sport cittadina che abbia come obiettivo garantire il massimo accesso agli impianti pubblici, pari opportunità e anche favorire la diversificazione delle attività sportive che si praticano in città, garantendo tutti gli sport. Dare forma a questo coordinamento sarà uno degli obiettivi su cui lavorare per il prossimo anno”. 

Ma per Guido la risposta i Foresio è stata insufficiente: “È il criterio utilizzato da lui o dagli uffici ai quali sovraintende o ai quali dovrebbe sovraintendere – visto che sostiene di lasciarli agire in piena autonomia, con grande disinteressamento verso quelli che dovrebbero essere suoi specifici compiti – che noi vogliamo conoscere. Non interessava a nessuno ciò che lui pensa della mia persona o quali siano le sue congetture sulle categorie del mio pensiero. La risposta, ad ogni buon conto, non è pervenuta”.

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