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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Venneri bis: "Barba, non ho fallito. E non mi dimetto"

Gallipoli, replica del sindaco agli attacchi giunti dal deputato Pdl dopo il varo della nuova maggioranza allargata a Coppola e De Marini. "Ho portato 12milioni per il porto, se questo è fallimento"

GALLIPOLI - Hanno sicuramente un bel da fare in questi giorni gli uomini "ombra" del deputato pidiellino Vincenzo Barba da un lato, e del sindaco di Gallipoli, Giuseppe Venneri dall'altro. Per addetti stampa, segreterie politiche e portavoce è tempo di tenere calde le testiere perché i nuovi assetti politici a Palazzo Balsamo, si rintuzzano anche a colpi di comunicati stampa e dichiarazioni sul tema. Appena ieri proprio Barba (dopo la rottura politica con l'ormai ex alleato Venneri) demonizzava la fuga in avanti del primo cittadino e la sua scelta "scellerata" (a suo dire) di dar vita ad un nuovo assetto della maggioranza di governo definita senza mezzi termini "un'accozzaglia politica". Un ragionamento quello di Barba che finiva per considerare del tutto "fallimentare" la gestione amministrativa del suo ex amico sindaco, invitato a fare le valigie e a dimettersi. Valutazioni a cui oggi, il primo cittadino ionico ha inteso ancora una volta replicare.

"Leggendo qualche intervento a commento della situazione politica cittadina, non posso fare a meno di notare come il livore e la rabbia portino a proferire giudizi totalmente avulsi e decontestualizzati da una realtà che si presenta viceversa estremamente lineare" esordisce Venneri soffermandosi poi su alcuni passaggi che ovviamente non gli sono di certo andati a genio. "L'attenzione da parte di tutti, oltre che al nuovo scenario politico che si è venuto a creare, dovrebbe concentrarsi anche e soprattutto sui motivi che l'hanno provocato" spiega il sindaco. E il riferimento è ovviamente al porto turistico, che rappresenta secondo la visione dei suoi sostenitori un'opportunità storica e forse irripetibile per Gallipoli, attraverso cui colmare un gap di strutture e servizi che tuttora purtroppo esiste con altre realtà recettive a livello nazionale ed internazionale.

"Un'opportunità che intendiamo perseguire" continua Venneri, "anche per gli enormi risvolti occupazionali che garantisce, avendo dimostrato nel pratico di voler superare diktat e veti pur di soddisfare l'interesse della città. Tra l'altro questo argomento oltre a rappresentare un'esigenza primaria per Gallipoli e non un mio capriccio dell'ultima ora, è chiaramente indicato nelle linee programmatiche del mio governo, che sono state votate, avallate ed approvate anche da chi oggi ne prende le distanze senza spiegarne i reali motivi".

E nel suo excursus il primo cittadino dimostra senza mezze misure di non accettare che la sua esperienza venga bollata come fallimentare, soprattutto da chi fino a poche settimane addietro era pronto a lodare le "capacità" dell'attuale reggente di Palazzo Balsamo. "Trovo quanto mai singolare" chiarisce meglio Venneri, "che si utilizzi questo termine nei riguardi di chi è stato in grado di canalizzare, tra gli altri, ben 12 milioni di euro per la portualità turistica: se è questa un'esperienza fallimentare che deve condurre alle dimissioni, allora è chiaro che per qualcuno può governare solo e soltanto l'utile idiota, incapace di recuperare finanziamenti per la comunità amministrata e bravo solo a distinguersi per incapacità, inettitudine ed indolenza. Non è certo il caso del sottoscritto".

Infine il sindaco Venneri chiude giudicando fuori luogo anche il termine di "accozzaglia" attribuito ai nuovi equilibri politici: "La maggioranza è di centrodestra, perché formata da persone che si riconoscono nei valori e nei principi propri della nostra coalizione. Noi eravamo, siamo e saremo di centrodestra, continueremo a sostenere e a votare il centrodestra anche in futuro, indipendentemente da quanto ci riserverà il domani, senza subordinare le nostre preferenze e il nostro credo politico a calcoli, opportunismo e bisogni del momento".
L'Udc resta all'opposizione. E Caiffa invita De Marini a lasciare il gruppo

Quella strana commistione in casa dell'Udc. Non certo voluta dal partito, questo è chiaro. Quanto da un regolamento e da norme contemplate nello Statuto comunale che hanno impedito sino ad oggi all'attuale capogruppo in Consiglio comunale, Giovanni De Marini, di smarcarsi dal partito della Vela. L'ex candidato sindaco ha precisato anche in sede di presentazione della nuova maggioranza, di aver deciso autonomamente di sostenere il nuovo progetto politico e programmatico del sindaco Venneri, essendo di fatto indipendente dalla posizione dell'Udc, dal quale lo stesso capogruppo si è apertamente allontanato. In Consiglio però De Marini è nel gruppo dell'Udc insieme all'altro consigliere "emigrato" dalla civica "Con Venneri sindaco", Luigi Caiffa che di fatto è tra i banchi dell'opposizione.

Colpa come detto delle norme del regolamento e dell'osservanza dello Statuto secondo cui non si possono creare (e quindi confluire) nuovi gruppi che non hanno partecipato alla tornata elettorale o siano presenti in Parlamento. Per De Marini l'unica strada sarebbe quella di confluire in un gruppo esistente in Consiglio o nel gruppo misto che per ora è retto dal consigliere Giancarlo Padovano. Un'operazione che oggi potrebbe avere senso visto che De Marini ha sottoscritto l'appoggio alla nuova maggioranza, mentre prima essendo dichiaratamente all'opposizione, sarebbe potuto entrare in un gruppo di minoranza, nel quale però non si sarebbe riconosciuto politicamente. Senza contare che entrando in un altro gruppo, avrebbe perso anche lo status di capogruppo che oggi ancora vanta come candidato sindaco non eletto in quota Udc.

Una situazione che oggi, con la decisione del passaggio a supporto di Venneri, fa storcere il naso al partito e soprattutto all'altro consigliere Udc, Caiffa che proprio su questo punto ha puntualizzato: "Chiedo a De Marini di decidersi, come ha fatto prontamente e autonomamente per occupare la nuova poltrona in maggioranza, a lasciare il partito e il gruppo dell'Udc che era e per quanto mi riguarda sino ad oggi rimane all'opposizione. Poi se qualcuno in seno alla maggioranza decidesse di operare un ulteriore allargamento è chiaro che dovrà interessare della questione le varie rappresentanze cittadine e provinciali del partito. Personalmente" continua Caiffa, "ringrazio chi in questi giorni ha nuovamente manifestato la volontà di un'apertura all'Udc, e auguro al nuovo sindaco e alla sua nuova maggioranza un buon e proficuo lavoro e una lunga vita amministrativa ricca di traguardi per il bene esclusivo della città di Gallipoli".

Giancarlo Padovano (Gruppo Misto): "E' tempo della svolta. Programmazione tranquilla e trasparente"

A sostegno della nuova maggioranza voluta da Giuseppe Venneri, rafforza la sua posizione il consigliere del gruppo misto, Giancarlo Padovano che ha sottoscritto la nuova piattaforma programmatica ed è pronto a lavorare al fianco del nuovo governo cittadino. "Mi auguro, che ci sia una vera svolta per la città" dice Padovano, "in termini politici, democratici principalmente, economici, sociali ed occupazionali. Questo è il mio auspicio, nella speranza che questa nuova amministrazione possa lavorare e portare avanti la sua programmazione in maniera tranquilla e trasparente".

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