rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Venneri: "Malgoverno? Caro Coppola, sbagli di grosso"

Giunge puntuale la replica del sindaco alle esternazioni del consigliere escluso dalle regionali: "Capisco l'amarezza, ma non getti fango sul nostro lavoro". De Marini stigmatizza la "lotta" politica

GALLIPOLI - Dibattito caldo in questi giorni in riva allo Ionio, visto che il "caso Gallipoli" ha animato e non poco la chiusura delle liste per l'imminente tornata elettorale delle regionali. Tra cambi di casacche, addii e messaggi di benvenuto, e attacchi diretti da chi si è visto escluso all'ultimo minuto, ma per motivazioni, forse, non proprio di matrice politica. Accade così che alle esternazioni palesate nelle ultime ore dall'ex consigliere provinciale e capogruppo della civica Grande Gallipoli, Giuseppe Coppola, giunga puntuale la replica da parte del primo cittadino Giuseppe Venneri, che interviene quanto meno…(per parafrasare una terminologia propria che si utilizza a volte nei consessi comunali…) per fatto personale. Non ci sta il sindaco di Gallipoli e rispedisce al mittente le accuse, non tanto velate, di "malgoverno" e di metodi "discutibili" nella gestione politica e amministrativa della città, lanciate da Coppola.

Risponde il primo cittadino: "Comprendo l'amarezza del consigliere Giuseppe Coppola per l'essere stato escluso dalla competizione regionale, ma non posso accettare, come sindaco di Gallipoli e responsabile dell'attività amministrativa nella mia città, che si possano utilizzare a cuor leggero e senza riscontro termini gravi e avulsi dalla realtà. Un comunicato nel quale, tuttavia, si parla di ‘malgoverno' per la situazione politico-amministrativa di Gallipoli. Ho il dovere" spiega Venneri, "di tutelare l'operato e l'impegno del mio esecutivo, che sin dal suo insediamento si sta impegnando per pianificare interventi e per realizzare nuove opere e servizi a vantaggio della cittadinanza. Difficilmente, e cito solo un esempio esemplificativo per tutti, un malgoverno riuscirebbe a convogliare risorse e finanziamenti per la città come sta continuando a fare quest'Amministrazione: prova ne siano i sei milioni di euro ottenuti nell'ultimo mese, che daranno risultati tangibili per Gallipoli, gli stessi di quelli raccolti in questi anni e di quelli che ci accingiamo a raccogliere, dal recupero dell'ex mercato coperto al restauro delle mura urbiche. Per questo respingo al mittente qualsiasi illazione sul lavoro che l'esecutivo sta producendo per la crescita e lo sviluppo di questa comunità cittadina".

Il sindaco, tuttavia, si dice d'accordo su un punto affrontato dal consigliere Coppola, vale a dire l'appoggio "pieno ed incondizionato" al candidato presidente alla Regione Rocco Palese. "La Puglia", conclude infatti il sindaco ionico, "ha la possibilità di eleggere come suo presidente una persona perbene, competente e capace e sono certo che saprà servirsi di una così preziosa risorsa. Per questo motivo saremo al fianco di Rocco Palese in modo convinto e determinato". Nel contempo in merito alla contrapposizione politica e alla "campagna acquisti" in casa dei partiti locali, si registra anche l'intervento "moralizzatore" del capogruppo Udc in Consiglio comunale, Giovanni De Marini, che si esprime nei termini seguenti:

"Leggendo la stampa scritta e quella digitale su internet si ha l'impressione di una guerra tra bande, dove si perde il senso dell'interesse comune e dove il rischio di gettare nella spazzatura il bambino insieme ai pannolini sporchi diventa sempre è più alto. In una cosiddetta ‘Seconda Repubblica', in cui i partiti, con le loro regole e con i loro dibattiti interni, sono stati sostituiti da uomini-leader, con i loro umori, le loro ambizioni, i loro sfrenati tatticismi, purtroppo non ci si deve meravigliare se i giovani rampanti di oggi alle volte appaiono confusi e contraddittori. Non c'è il Pdl, l'Udc, il Pd-Rifondazione (o ciò che resta), l'Idv, persino Io-Sud, ma a loro posto vi è Berlusconi, Casini, Vendola, Di Pietro, la Poli Bortone. Il giovane deve interfacciarsi con queste persone, non con il partito che rappresentano, meglio dire che comandano, perché non vi è una linea politica partorita da un congresso, ma umori cangianti dei leader e al cambiamento di tali umori corrisponde quello del giovane stesso. Stiamo attenti, dunque: Barba, Ferilli, Quintana e Scigliuzzo, gallipolini candidati alle regionali, sono tutti persone per bene e nei loro movimenti non va necessariamente intravisto un lato negativo, ma, alle volte, la delusione di scelte operate e non facilmente allineabili con il proprio modo di intendere il bene della città. Se i leader si comportano in maniera bizzarra ed incomprensibile, come si può pensare che le nuove leve abbiano le idee chiare? Il mio appello è: la campagna elettorale che si va ad affrontare non sia poggiata sulle invettive ed offese personali, ma si parli di politica, di fatti regionali si, ma anche di questa nostra disgraziata città, finora retta in maniera miope e senza respiro, dove le lotte personali e l'arroganza degli insipienti non fa altro che allontanare la gente dal Palazzo. Ciascuno di noi voterà chi crede, è ovvio, ma rispettiamoci e diamo la percezione che il rispetto vi sia".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Venneri: "Malgoverno? Caro Coppola, sbagli di grosso"

LeccePrima è in caricamento