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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Treno della memoria", le impronte digitali dei partecipanti donate a Liliana Segre

Il salentino Paolo Paticchio, presidente dell'associazione che organizza il percorso verso Auschwitz, ha firmato un protocollo d'intesa con Treccani per lavorare insieme e sostenere i valori della tolleranza e della memoria. Fortemente simbolica la presenza della senatrice

ROMA - Giornata storica per l’associazione nazionale “Treno della memoria”. Questa mattina (21 settembre), presso la sede dell’istituto della enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani nella capitale, si è svolta la cerimonia di consegna alla senatrice Liliana Segre del telo bianco su cui gli oltre 6mila partecipanti del “Treno della memoria 2023”, tra giovani e adulti, hanno impresso la propria impronta digitale dopo la visita ad Auschwitz. Sul telo, attorno a queste impronte, due frasi molto importanti, proposte di seguito. 

“È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire” (Primo levi); “E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! Il popolo lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancora fecondo” (Bertolt Brecht). 

Sempre questa mattina, a Roma, alla presenza della senatrice Segre, è stato sottoscritto anche un protocollo d’intesa tra l’associazione nazionale “Treno della memoria” con il presidente Paolo Paticchio e “Treccani” con il direttore generale Massimo Bray. 

Paolo Paticchio e Liliana Segre

Il protocollo, nei prossimi mesi, porterà l’associazione e l’istituto a collaborare intensamente attraverso l’avvio di attività di comunicazione e informazione a sostegno di iniziative; attraverso la promozione di pubblicazioni, seminari, cicli di studio sul tema della memoria e della Shoah; con campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema della Shoah; attraverso l’incentivazione di iniziative che rafforzino il dialogo tra culture diverse, per contribuire alla crescita di una società maggiormente aperta e inclusiva. 

“Oggi siamo senza parole - afferma il salentino Paolo Paticchio, presidente dell’associazione nazionale “Treno della memoria” - abbiamo incontrato la senatrice Liliana Segre, le abbiamo raccontato la nostra storia, il nostro impegno. Le abbiamo regalato il telo che ogni anno migliaia di partecipanti del Treno della Memoria sottoscrivono durante la commemorazione a Birkenau. Le abbiamo detto che siamo a disposizione per collaborare in ogni modo con la “Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza” che lei presiede - prosegue Paticchio - Abbiamo sottoscritto con il direttore Massimo Bray il nuovo protocollo con Treccani. Ma soprattutto abbiamo ascoltato la senatrice Segre, la sua testimonianza, il suo impegno. Abbiamo incrociato il suo sguardo e le abbiamo detto che per noi, lei, è un punto di riferimento. Di quelli veri. E una giornata importante per la comunità del Treno della Memoria. Una di quelle che porteremo sempre con noi. Grazie a Massimo Bray che ci è affianco, ci ha sostenuto e che con i suoi collaboratori ha permesso questo incontro - conclude - Grazie a Liliana Segre, perché con lei affianco ci sentiamo tutte e tutti più forti”. 


 

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