Quartieri periferici Leccesi, degradati e abbandonati
Quartieri periferici Leccesi, degradati e abbandonati Non dovrebbe governare amministrazioni pubbliche o private, chi pone la propria specifica ideologia, al disopra della salute pubblica o della sicurezza delle persone, o di aree abitate di una comunità, o di interi quartieri. Oggi ci si ritrovano ambientalisti, ecologisti puri, al governo di aree densamente abitate da persone, dove esprimono il loro potere a discapito della salute pubblica e/o della relativa sicurezza di intere comunità.
In particolar modo ci si riferisce ai “Quartieri marini residenziali Leccesi” posti, per diverse motivazioni politiche o di finanziamenti, in un Parco Naturalistico che nulla hanno a che vedere con tale finalità di scopo naturalistico ambientale. Queste aree, inizialmente paludose, sono state letteralmente abbandonate al proliferare di una natura senza alcun controllo o governo, a scapito della salute pubblica e della relativa sicurezza, giusto per confermare che gli ambientalisti puri, sono i padroni dell’area. Tanti anni fa le paludi venivano bonificate, oggi taluni personaggi pensano di salvare il degrado del mondo, lasciando proliferare canne, sterpaglie, zanzare, lucertole, ratti, bisce in dei quartieri abitati da persone.
Qualcuno li ha definiti i “talebani dell’ambiente” perché nei quartieri di Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda, dove dovrebbe svilupparsi un’area marina di pubblica utilità per i leccesi e per il turismo in genere, ci si ritrova aggrediti da orde di insetti pericolosi per la salute pubblica. Qualcuno asserisce che, attualmente, dopo qualche anno, sono state fatte delle disinfestazioni, stranamente senza mai avvertire la popolazione locale (?), ma che nessun effetto hanno sortito. Forse per evitare di danneggiare la salute delle zanzare o dei ratti?
Il sig. Sindaco Salvemini, ricorderà molto bene qualche anno fa quando fu letteralmente assalito da orde di fastidiosissime zanzare in un incontro presso Spiaggiabella. Oggi la situazione sta peggiorando. Si parla tanto di Salento e di turismo, prego non mostrare a nessuno le foto delle spiagge in questione in questo periodo, piene di rami, alberi e monnezza di tutti i tipi, scaricate in mare dalle inondazioni del nord e trasportate da un paio di mesi sulle spiagge leccesi, spostate sui bordi, ma messe a dimora ai bordi delle spiagge.
Non c’è più un servizio di pulizia mattutina delle spiagge, come negli anni precedenti. Due barche spiaggiate sono ancora lì a bella mostra di sé stesse presso Spiaggiabella. Tutto il mondo corre ai ripari per la continua azione dell’erosione marina, solo in questa area forse si osserva se è possibile creare un dissesto idrogeologico, piuttosto che prevenirlo. Per lasciar sviluppare la natura, le strade, appena asfaltate, si lasciano invase da canne e fogliame vario. A chi governa questo processo sarebbe il caso di dire, o tagliate le canne o spostate le strade o eliminate che fate prima.
Le foto mostrano chiaramente la pericolosità per ciclisti o autovetture che si ritrovano a percorrere la strada, che da torre Rinalda raggiunge torre Chianca, asfaltata solo per una parte (?). Qualora dovessero verificarsi danni a cose o persone per questo abbandono del territorio ad una “non gestione del territorio”, molte potrebbero essere le cause intentate verso quegli amministratori che, non provvedono ad espletare con dovuta responsabilità, la loro attività di “gestione dell’ambiente”, ma principalmente per la tutela della “salute pubblica e della sicurezza delle persone nell’ambiente”. Luigi