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Domenica, 28 Aprile 2024
Verso l'ultimo turno

Falcone: “Onorato di difendere i pali del Lecce. Col Cagliari serve aiuto dei tifosi”

In conferenza stampa il portiere giallorosso traccia un bilancio sull’anno chiuso e non nasconde il rammarico per i punti mancati a Bergamo. E sul tifo: “Conta tantissimo, soprattutto qui”

LECCE – Non nasconde la soddisfazione per il proprio percorso di crescita personale che coincide con quello della squadra Vladimiro Flacone, portiere del Lecce, che in conferenza stampa racconta di un 2023 appena chiuso, caratterizzato da traguardi importanti che lo hanno condotto anche a vestire la maglia della nazionale, ma senza perdere di vista il futuro, con la sfida alle porte col Cagliari che potrebbe regalare ai salentini il record di punti nel girone d’andata.

Il numero è partito proprio dall’analisi del 2023 tracciando un bilancio: “Direi positivo, abbiamo bene l’anno ed è arrivata la salvezza quasi insperata all’inizio; poi sono tornato qui dove sono stato e sto bene e abbiamo iniziato molto bene questa nuova stagione. Speriamo di chiuderla al meglio, che la salvezza arrivi il prima possibile e poi si vedrà”.

Arriva il Cagliari di mister Claudio Ranieri ed è uno scontro salvezza difficile e importante: “Finora – ha affermato Falcone – abbiamo fatto un buonissimo campionato coi nostri 20 punti. Una vittoria contro il Cagliari costituirebbe un record per il Lecce e cercheremo di farlo in tutti i modi. Sarà una partita difficile e per ottenere il massimo vogliamo il nostro pubblico al nostro fianco per darci una mano come accaduto in altre vittorie o con pareggi insperati. Tutti insieme per chiudere in bellezza il girone d’andata”.

Quanto sia importante la spinta del pubblico sia per la squadra che per il suo ruolo lo ha spiegato il numero uno leccese subito dopo: “Conta tantissimo e non sono frasi di circostanza. Quando sei in difficoltà, veramente è il dodicesimo uomo in campo, i tifosi ti soffiano dietro e questo ti fa dare lo sprint in più. Qui a Lecce succede spesso. Con me poi i tifosi sono fantastici: sento l’amore di una terra, di un popolo. La gente mi ferma per strada e mi ringrazia e mi terrò sempre dentro tutto questo. È un onore difendere questi pali e dare il 100% per questa maglia”.

Falcone non nasconde il rammarico per non aver raccolto punti a Bergamo: “Ce n’è tanto. Quando vai a giocare con l’Atalanta, una squadra forte, pensi a una partita segnata e invece ci è mancato il gol. È arrivata una prestazione che ci ha dato consapevolezza, perché meritavamo almeno il pareggio. L’importante è sempre la prestazione”.

Si parla di mercato e, vista la crescita di Falcone, c’è da domandarsi cosa possa accadere: “In questo momento non ho particolari aspettative, sono contento della mia crescita, sto facendo bene e sto aiutando la squadra. Voglio continuare a crescere e portare il Lecce alla salvezza il prima possibile. Qui sto bene e per ora di certo non mi muovo. A giugno si vedrà ma ho 5 anni di contratto”.

Uno dei segreti della squadra sembra aver mantenuto la solidità difensiva nonostante una maggiore propensione offensiva: “Difensivamente eravamo forti già l’anno scorso – spiega Falcone – e ci conosciamo tutti, è rimasto un blocco che ha mantenuto lo stesso spirito. Quest’anno, senza nulla togliere a chi c’era l’anno scorso, abbiamo due attaccanti fortissimi che ci danno qualcosina in più e speriamo ancora tanti gol per aiutarci”.

Per migliorare e diventare un portiere da top club, invece, Falcone senti di dover crescere nella gestione della palla coi piedi: “È un mio cruccio – ha aggiunto - che sto cercando di lavorare coi miei preparatori e col mister. Oggi il portiere è sempre più importante per far ripartire il gioco da dietro”.

Al giro di boa, un’analisi anche sulla classifica: “Se è quella che mi aspettavo? Sì, sono sincero. La squadra era forte, il gruppo unito. Sapevo che avremmo iniziato bene, sotto sotto me l’aspettavo ma ora non ci dobbiamo rilassare. La lotta per la salvezza è ancora più agguerrita”.

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