Finiti i biglietti per Vicenza: solo 1300. E' polemica

C'è una partita nella partita, nella sfida che per Lecce e Vicenza può significare un campionato intero. E' quella del tifo. La gara per chi avrà il dodicesimo uomo in campo più rumoroso è tutta da disputarsi, nonostante quella che potrebbe apparire agli occhi dei maligni (e chissà, a pensar male si fa peccato, ma spesso s'indovina, diceva qualcuno) una forma di velato ostracismo su sponda veneta, in tema di numeri, per bloccare in qualche modo il flusso salentino. Una vera emorragia di tifosi pronti ad abbandonare le proprie dimore per ritrovarsi domenica Vicenza. Troppo importante il risultato, una vittoria rivestirebbe la conclusione ideale di una stagione: i giallorossi ci credono, per la conquista della serie A, i biancorossi anche, per rimanere in B. Obiettivi contrastanti per emozioni, in fin dei conti, molti simili. L'ansia è la stessa, in qualsiasi punto si sia sull'altalena della classifica.

E si sa, la componente rappresentata dal pubblico può giocare un ruolo di rilievo, specie nelle fasi salienti di un confronto sul filo dell'alta tensione. La spinta del coro, il sostegno morale di un muro umano che il giocatore sente in cuor suo di non poter tradire, possono fare miracoli. E poi, saltato malamente il primo match point contro il Cesena, ci tenevano, i tifosi del Lecce, ad invadere Vicenza, per quella che i più si auspicano sia la gara che metterà la parola fine in anticipo. Ma i biglietti a disposizione sono andati tutti esauriti, come ufficializza questo pomeriggio l'associazione "Salento Giallorosso", dopo aver contattato anche via Templari per ulteriori ragguagli. Morale della favola, soltanto 1268 fortunati hanno "conquistato" il biglietto della vita. Quando la curva nord del "Romeo Menti", dove ha sede il settore ospiti, potrebbe accogliere fino a 1700 persone.

In principio la curva era destinata ad oltre 2800 spettatori, ma poi il numero di posti reali è stato messo in lavatrice e ristretto. E la società non sembra intenzionata ad andare oltre la cifra di 1300. Un'ulteriore riduzione rispetto alla capienza effettiva, che sarebbe già stata messa in pratica in precedenti occasioni. Chiamateli motivi di sicurezza, o come vi pare. L'Unione sportiva Lecce ha cercato in qualche modo di trattare, ma dall'altra parte pare sia arrivato un fermo diniego. E, ovviamente, in certi frangenti, l'ultima parola spetta ai padroni di casa.

"Almeno un migliaio di altri ragazzi sono in cerca di un biglietto", fanno sapere, dunque, da "Salento Giallorosso". E non manca neanche chi ha un posto prenotato in pullman, ma non il biglietto per accedere all'impianto. Insomma, quella che potrebbe essere la gara dell'anno, fa già parlare di sé con largo anticipo. Serpeggia il malumore in molti sostenitori giallorossi, e qualcuno ha anche scritto alla nostra redazione, in queste ore. Il sostegno, però, non mancherà di certo e in tanti partiranno anche dal Nord Italia. Almeno, chi è riuscito a non perdere l'appuntamento con la vendita di un tagliando che sembra, a questo punto, bagnato nell'oro.

Insomma, si preannuncia una gara rovente, in cui ognuno avrà i suoi problemi da risolvere. Non ultimo mister De Canio, al lavoro anche questo pomeriggio, e che dovrà fare ameno di ben quattro calciatori, di cui tre punti di riferimento: gli squalificati Corvia e Giacomazzi e gli assenti per cause di forza maggiore, l'azzurrino Bertolacci ed il nazionale algerino Mesbah. Senza dimenticare i forfait ormai storici degli infortunati Giuliatto e Lepore.

E intanto, la questura di Lecce questa mattina (giovedì 20 maggio) ha diramato una nota. "Atteso che i tagliandi di ingresso sono stati esauriti già in prevendita, i tifosi salentini sono pregati di recarsi allo stadio solo se già muniti di biglietto". E' assolutamente sconsigliabile, dunque, recarsi allo stadio "Romeo Menti" di Vicenza senza il tagliando.