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Lecce-Chievo, big match per la scalata in classifica

Settima giornata da brividi, con Papadopulo che prova a lasciarsi alle spalle la formazione veronese, pur con problemi di formazione. Valdes dovrebbe tornare in panchina, dove ci sarà anche Ardito

Il big match della settima giornata è storia da brividi freddi sulla schiena. Lecce e Chievo fanno parte di quel pool di testa di quattro formazioni che dopo sei turni ancora non hanno neanche un segno di spunta sulla casella delle sconfitte. Alla fine dei giochi, chi dovesse prendere l'intera posta in palio, potrebbe "rischiare" per fare un balzo in avanti importante. Tanto più che le altre due formazioni al vertice, Brescia e Albinoleffe, sono impegnate in casa da confronti certamente insidiosi, ma non trascendentali, rispettivamente con Ravenna e Bari. A meno di sorprese, difficile ipotizzare che inizino a vedere franare il terreno sotto i piedi proprio ora. E' importante quindi restare quanto meno dietro la loro scia, per poter abbozzare in futuro un tentativo di sorpasso.

La sfida fra salentini e veronesi è relativamente nuova. Statistiche alla mano, i confronti al Via del Mare fra le due compagini hanno quasi sempre generato risultato ricchi di gol (tranne che nell'ultimo confronto, in A nella stagione 2005-06, terminato 0 a 0). Il Lecce ha perso in casa ben due volte, in serie A, anche se nella stagione 2004-05 è uscito a testa alta, forte di un indiscutibile 3 a 0. Lecce e Chievo si ritrovano ora nuovamente nella serie cadetta, dopo la retrocessione di quest'ultima, e tra le formazioni favorite al grande salto. Terze a pari merito, con 14 punti. Ma la gara fra le due compagini non è solo ricca di spunti intriganti nel romanzo del campionato. E' anche un tuffo nei ricordi per Zanchetta e Tiribocchi, gli ex di turno, che domani proveranno a fare lo sgambetto ai compagni di qualche stagione fa.

Assodata dunque la presenza del capitano in cabina di regia, che pure non è ancora al top, e del bomber, che a Piacenza non è stato particolarmente lucido sotto rete. Papadopulo continua però ad avere problemi di formazione. Polenghi e Giuliatto ancora fuori per infortunio, Angelo per squalifica. Mentre Ardito inizia a recuperare, ma non è pronto al rientro immediato fin dal primo minuto. Difficile, a questo punto, capire quale squadra possa scendete in campo. In Emilia il tecnico toscano ha sorpreso un po' tutti, con un'inedita variante di 4-4-2 che ha sfruttato Valdes in funzione di laterale, dal primo all'ultimo minuto di gioco. Ma il Chievo è una formazione che adotta un pressing notevole e che dispone di incursori rapidissimi (ne sa qualcosa l'Avellino strapazzato per 3 a 0), ragion per cui potrebbe prediligere una maggiore copertura.

Dunque, la formazione potrebbe tornare a rivestire le geometrie del più classico 3-5-2, con Rosati fra i pali e Schiavi, Diamoutene e Cottafava in difesa. Folto centrocampo con Ariatti, Munari, Zanchetta, Vives e Mihoubi. Tandem d'attacco consolidato, formato da Abbruscato e Tiribocchi. Ma le novità sono sempre in agguato e quindi non è da scartare a priori l'ipotesi di un nuovo coinvolgimento di Valdes, che, fra le altre cose, proprio in queste ore ha ricevuto l'agognata convocazione da parte della propria nazionale per le gare Argentina-Cile del 13 ottobre e Cile-Perù del 17 ottobre, valevoli per le fasi di qualificazione ai Mondiali.

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