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Luci spente a San Siro. Ma il Lecce non si rammarica

Ufficializzato il rinvio del campionato, per i giallorossi c'è ancora tempo per rimettersi in sesto. Operato Carrozzieri al menisco, a Osti restano cinque giorni per completare adeguatamente i reparti

LECCE -Salta la prima giornata della serie A e salta anche il buon senso. L'ennesima, estenuante trattativa tra società e calciatori, condita da qualche milione di euro non previsto come fondo di garanzia, non è servita a nulla per cui l'appuntamento col calcio giocato è rinviato a settembre, dopo l'impegno della Nazionale. Sempre che non si decida di andare avanti.

La ragione della protesta è nota da tempo: i professionisti non accettano la clausola dei "fuori rosa" ma pare che un qualche peso ce l'abbia il contributo di solidarietà previsto nell'ultima manovra finanziaria. Davanti a questa posizione le società si sono a loro volta irrigidite, facendo un passo indietro rispetto alla bozza d'accordo che era stata immaginata nei mesi scorsi. E' un dialogo tra sordi, in questo momento, e ciascuna parte sembra accanirsi nello scaricare la colpa sull'altra.

Ci sono stati sei mesi per trovare una soluzione condivisa. Non sono bastati. Sabato e domenica dunque, quello che era il campionato più bello del mondo - ma poi, lo è mai stato? - resta fermo al palo. Sicuramente a rammaricarsi non saranno i tifosi del Lecce, dopo il disastroso esordio di domenica scorsa in Coppa Italia.

Giacomazzi: "Decisione giusta". Cipollini: "Difficile dire chi abbia ragione".
Anche nel microcosmo giallorosso si ribadisce la contrapposizione tra calciatori e società, sebbene con toni più attenuati. Il capitano del Lecce, Guillermo Giacomazzi, non ha dubbi e sottolinea l'inevitabilità della decisione dopo i tanti mesi trascorsi infruttuosamente alla ricerca della quadratura del cerchio.

Più diplomatico Renato Cipollini, l'amministratore delegato della società salentina: "E' una sconfitta per tutti", ha commentato il nuovo responsabile operativo del Lecce, sottolineando come, dopo l'ultima assemblea di Lega, le società non potevano fare ulteriori concessioni oltre al fondo di garanzia. Entrambi sembrano però concordare sull'involontaria opportunità di questo rinvio. Il calciomercato, infatti, chiude il 31 agosto e ciò significa che per quasi due settimane Di Francesco potrà lavorare su una rosa inevitabilmente definitiva, almeno fino a gennaio, una volta che il ds Osti avrà portato a termine la sua missione in sede di campagna acquisti.

Carrozzieri operato al menisco. Rispunta il nome di Ardemagni.
Moris Carrozzieri è stato operato questa mattina ad Arezzo, dal professor Cerulli, che lo ha sottoposto ad un intervento in artroscopia per la lesione meniscale esterna al ginocchio sinistro rimediata in Coppa Italia dopo soli 8 minuti di gioco. Con Ferrario che ha ricominciato la stagione con la consueta fragilità, è auspicabile, a questo punto, un doppio puntello in difesa: secondo le ultime voci di radiomercato, Osti sarebbe concretamente sulle tracce di Mareco e Sorensen. Per l'attacco rispunta il nome di Matteo Ardemagni, 24 anni, lo scorso anno in prestito dall'Atalanta al Padova. Con i biancoscudati ha disputato 19 gare realizzando 3 reti.

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