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Play-off: Taviano è fuori, ma fra gli applausi

Vince Verona, ma Taviano non perde. Anzi costringendo la corazzata veneta al quinto set rende ancora più importante la sua stagione, giunta fino alle semifinali per la promozione in A2

STILCASA SALENTO D'AMARE TAVIANO - MARMI LANZA VERONA 2-3
Parziali: 25-17; 20-25; 19-25; 25-20; 12-15.
Durata set: 23'; 26'; 28'; 27'; 19
Be: Taviano 20, Verona 21; ace: Taviano 10, Verona 4; muri: Taviano 4, Verona 13.

TAVIANO - Romani , Stomeo ne, De Giorgi 1, Jago 16, Pinto 4; Chocholak 24, La Forgia , Zanette 5, De Pandis (L), Rizzo (L) ne, Carafa 1, Giosa 8, Moretti 11. All.: Dagioni

VERONA - Sgrò , Bellei 23 Janic 1, Sottile 1, Dolfo , Tabanelli (L), Botti 11, Zadrazil ne, Gato 17, Mosterts 8, Buti ne, Canzanella 9. All.: Giuliani

Arbitri: Finocchiaro - Ravallesi

Vince Verona, ma Taviano non perde. Anzi costringendo stasera la corazzata veneta al quinto set rende ancora più importante la sua stagione, giunta fino alle semifinali per la promozione in A2. Gara 2 fra Taviano e Verona inizia nel segno degli ospiti. Botti inquadra subito la partita da ex, e centra punti importanti per far guadagnare ai suoi il primo break della serata (2-4). I salentini inseguono Verona fino a poco dopo il primo time out regolamentare (6-8), poi riagguantata la parità sul 9-9 con l'ace di Chocholak, impegnano la corsia di sorpasso e volano avanti di quattro punti (17-13). I giallorossi spingono sull'acceleratore, maturano il massimo vantaggio nel set sui veronesi (21-15) e poi si avviano in volata solitaria a concludere il parziale concedendo poco o nulla ai veneti, stoppati sul 25-17 per l'ace finale di Aldo Carafa.

Tra gli ospiti Janic lascia il posto a Canzanella, ed il secondo set inizia sulla falsa riga dell'avvio del primo, ovvero con gli ospiti a fare da lepre. Verona si porta sul +5 (3-8), ma non riesce a "tenere" il ritorno della Stilcasa (6-8 per l'ace di De Giorgi e la bomba di Pinto). I salentini si mettono a braccetto con i veneti (8-9), poi concedono ancora a Botti e soci la possibilità di guadagnare un altro break (9-12). La partita è bella e vibrante, Taviano cerca di ravvivarla tenendo la scia di un Verona che appare impeccabile, mantenendosi spesso a meno un punto dagli scaligeri. Verona piazza un nuovo allungo (16-19, con annesso time out di Dagioni), e quindi si porta sull'1-1- nei set fissando il punteggio sul definitivo 25-20.

In parità, nei parziali e nel punteggio di game, Taviano e Verona si sfidano colpo su colpo restando praticamente una vicina all'altra. Si va avanti così per molto tempo, in un parziale che fa registrare pochi errori gratuiti e molte schiacciate vincenti. Dal 7-8 della prima sirena si passa al 14-16 della seconda, senza che nessuna delle due contendenti riesca a centrare il break buono per incidere in modo determinante nel punteggio. Taviano però pecca in continuità, offrendo il fianco ad un Verona che ringrazia per portarsi avanti di cinque lunghezze (15-20) proprio nel momento più importante non solo del set ma di tutto l'incontro. Verona non molla la presa e continua a marciare indisturbato verso la vittoria di parziale, giunta sul 19-25.

Verona non si ferma più. Sorprende ancora la Stilcasa e quando suona per la prima volta la sirena, quella prevista dal regolamento, ha già staccato Taviano di quattro punti (4-8, con Gato che da solo stoppa a muro Gabriel Chocholak). I veneti mantengono il +4 fino al 7-11, poi subiscono il ritorno della Stilcasa che capitalizza il turno di battuta di Gabriel Chocholak per ribaltare il punteggio (12-11). Alla seconda sospensione obbligatoria Taviano mantiene il minimo vantaggio e col +1 viaggia fino al 17-16, e comunque fino a quando, ancora con Chocholak in zona di battuta, mette in moto il suo grande cuore per infiammare ancor di più il già caldo PalaVentura. Dal 21-18 si passa al 23-19, e quindi sul 25-20 che fa 2-2 nei set, siglato da Giosa in primo tempo.

L'avvio di quinto set e tutto di marca ospite. Botti e soci vanno sul 2-4, consolidando il vantaggio al cambio di campo (4-8). Verona mantiene il ritmo (7-12), ma si fa raggiungere da un Taviano irriducibile. Sono quattro i punti consecutivi dei giallo-rossi (con due ace di Chocholak), nella bolgia di un PalaVentura che comincia a credere all'aggancio dei giallo-rossi ai veneti (11-12). L'impresa-recupero non prende corpo perché Verona si sveglia in tempo dal torpore generale in cui è caduta per riprendersi le redini del set-spareggio. La corsa finale degli ospiti giunge così al capolinea che timbra il biglietto per la finalissima dei play off, grazie all'errore finale in battuta di Eerik Jago, che forza troppo il suo servizio. Finisce 2-3 per la Marmi Lanza che bissa il successo di domenica scorsa a Verona. Ma finisce anche con gli applausi del PalaVentura che saluta la formazione vincente ed il grande cuore di Taviano.

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