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Lunedì, 29 Aprile 2024
Necessari 500 mila euro / Gallipoli

Museo civico, si punta ai fondi Pnrr per abbattere le barriere fisiche, cognitive e sensoriali

Il Comune di Gallipoli ha risposto all’avviso del ministero della Cultura con una proposta progettuale legata al museo “Emanuele Barba” del centro storico per garantire la fruibilità e l’accessibilità del patrimonio documentale

GALLIPOLI - Il Comune di Gallipoli punta ad una maggiore fruizione dei contenitori culturali cittadini e in particolare del museo civico “Emanuele Barba” e per questo già nel mese scorso ha risposto all’avviso pubblico del ministero della Cultura con una proposta progettuale finalizzata alla rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei.

Nello specifico l’avviso cui ha risposto l’ente gallipolino è rivolto ai luoghi della cultura pubblici non appartenenti al ministero della Cultura, da finanziare nell’ambito del Pnrr e rientra nella mission legata a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura. E l’investimento punta alla rimozione delle barriere didattiche e cognitive in musei biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura nell’ambito del programma specifico finanziato dall’unione europea.

Il museo civico del centro storico di Gallipoli, dedicato alla figura di Emanuele Barba, personalità autoctona di avvio all’emancipazione culturale della città, custodisce un ampio patrimonio storico e culturale con l’obiettivo di garantire un luogo di conservazione della memoria e di innovazione nell’informazione e didattica del territorio.

Il museo è uno dei più antichi del territorio salentino e rappresenta, insieme alla biblioteca e all’archivio storico, il cuore antico delle opere, delle conoscenze e delle azioni cittadine. Oltre alla sua funzione espositiva, svolge un’importante azione di attività didattica museale, sebbene la struttura sia oggi (e nonostante alcuni interventi di riqualificazione eseguiti nel recente passato), completamente impraticabile dai portatori di disabilità motorie, cognitive e sensoriali.

È difatti non solo priva di rampe d’accesso, ma anche scarna di qualsiasi accorgimento utile a garantire l’accessibilità alle diverse utenze possibili: mancanza di adeguata illuminazione, colori, percorsi ed accorgimenti tattilo-plantari.

“Abbiamo spiegato come per noi è importante un solo obiettivo, l’inclusività” spiega il vicesindaco Riccardo Cuppone, con delega ai Lavori pubblici, “per questo puntiamo sulla qualità e sull’innovatività con particolare riferimento alla fruizione digitale del patrimonio artistico culturale. Il nostro museo oggi necessita di confermare la sua potenzialità rendendo maggiormente fruibili le collezioni e l’intera struttura in un’ottica di accessibilità universale”.

“Le barriere rappresentano un ostacolo per chiunque, dunque non solo per le persone in condizioni di disabilità, ma per tutti i potenziali fruitori di un bene. Per questo motivo si intende, attraverso le azioni

proposte, favorire la fruizione del patrimonio esistente a un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo”. Il progetto messo in auge del Comune richiede una spesa complessiva di 500mila euro, non solo per una maggiore accessibilità fisica, ma anche per l’implementazione del sito web e, in generale, per una maggiore fruizione e accessibilità digitale.

Il museo è ad oggi sprovvisto anche di un sito internet innovativo e per questo motivo sarà creato un sottodominio dal sito istituzionale del Comune per caricare tutti i contenuti testuali, video e audio realizzati secondo i principi di accessibilità della legge e che assicurino la fruizione ampliata di informazioni e conoscenza. Per incentivare la produzione di contenuti partecipati saranno creati i collegamenti con le pagine dei principali social network. Fondamentale è la realizzazione del punto informativo da remoto, con sistema chat-chat bot e formazione personale.

“Tutti i contenuti elaborati per il progetto saranno sia con video Lis che con audiotesti scaricabili dal sito e non mancheranno interventi infrastrutturali e ausili visivo-tattili per il percorso museale” conclude il vicesindaco Cuppone, “l’azione di valorizzazione a 360° ha lo scopo di attrarre nuovi e vecchi visitatori e creare una rete stabile di fruitori”.

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