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Preghiere e solidarietà: 1500 mascherine cucite e distribuite ai fedeli

La missione dei volontari del centro Caritas della parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata a Gallipoli. Distribuiti gli ausili protettivi artigianali ai residenti

GALLIPOLI - Stare sempre a servizio della comunità e delle fasce più deboli della società anche al tempo, non certo ordinario, del coronavirus. È proprio l’esperienza dello “stare” che diventa missione quella promossa dal centro Caritas della parrocchia “San Gabriele dell’Addolorata” di Gallipoli che nell’arco di questa settimana appena trascorsa ha consentito di confezionare più di 1.500 mascherine protettive artigianali che sono pronte per essere donate, in modo totalmente gratuito, alle persone che ne hanno bisogno. Un ulteriore gesto quello dei volontari della Caritas che manifesta l'esperienza, anche nei meandri della parrocchia, di "stare al servizio degli altri" per venire incontro alle esigenze del prossimo con attenzione, solidarietà e speranza.

“E’stato un lavoro certosino quello messo in opera da alcuni volontari della caritas parrocchiale” spiega il parroco don Piero Nestola, “per andare incontro alle numerose esigenze di quanti, in questo periodo, restano ancor più al margine e hanno bisogno di maggiore attenzione e tutela”. Un’esperienza che fortifica e apre il cuore alla prossimità e rivela secondo le intenzioni espresse dai volontari “il volto della chiesa come ospedale da campo, non arroccata nella sacrestia”. Un’iniziativa che si associa a tante similari che stanno mettendo in luce lo spirito di comunità e solidarietà sociale tra i gallipolini e che si moltiplicano anche in tutti gli altri comuni salentini. Infaticabile anche il lavoro della Caritas diocesana che tra attività di mensa e aiuti ai più bisognosi non sta facendo mancare, per quanto umanamente possibile, il sostegno a chi è in difficoltà quotidiana con la consegna anche a domicilio di generi di prima necessità.

“Ci auguriamo che attraverso questo piccolo aiuto sia stato possibile seminare speranza, sostenere la fede e alimentare il sogno che tutto andrà bene” conclude il parroco, “sento il bisogno insieme alla responsabile del centro Caritas parrocchiale, la signora Rita Casalino, di dire grazie a quanti hanno contribuito a realizzare questo progetto, alle sarte, agli addetti alla distribuzione, a chi ha donato le materie prime, a quanti hanno collaborato in tanti modi diversi e a chi con un sorriso ha saputo annunciare una primavera di speranza e solidarietà”.

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