Richiami mimetizzati e specie protette abbattute. Continua la caccia ai bracconieri
I forestali di Tricase hanno sequestrato diversi richiami illeciti in più punti delle campagne nel Capo di Leuca. Erano nascosti tra la vegetazione. Quelli di Gallipoli, invece, hanno denunciato un uomo, dopo varie segnalazioni
CASTRIGNANO DEL CAPO – Continua a ritmo serrata la caccia al… cacciatore indisciplinato, dicasi bracconiere, da parte degli uomini della forestale. Molto attivi sono stati soprattutto gli agenti del comando di Tricase che, negli ultimi giorni, hanno battuto in lungo e in largo il Capo di Leuca, nel corso di operazioni antibracconaggio che hanno portato al sequestro di diversi richiami acustici artificiali per quaglie.
I forestali hanno controllato, in particolare, le campagne di Morciano di Leuca, nelle località "Stazione Ferroviaria” e "Stazione di Barbarano", di Castrignano del Capo, località “Foresta di Cantoro” e “Terra l’Acqua” e di Gagliano del Capo, località “Foresta Forte”. I richiami, utilizzati per attirare la selvaggina e facilitarne l’abbattimento, costituiti da autoradio, altoparlante, timer, batteria e audio-cassette, erano tutti ben nascosti, praticamente mimetizzati tra la vegetazione.
I forestali di Gallipoli, sempre nello stesso settore, grazie a segnalazioni di cittadini, la mattina del 30 settembre scorso, hanno sorpreso in località "Martelli", in territorio di Seclì, un cacciatore, munito di regolare documentazione abilitativa, che però stava abbattendo esemplari protetti, nella fattispecie piccioni torraioli. L’uomo era appostato alle spalle della sua autovettura, a margine di una strada comunale. Durante il controllo sono stati sequestrati arma, munizioni e la selvaggina protetta abbattuta. L’uomo, oltre ad essere denunciato all’autorità giudiziaria, è stato multato per il mancato rispetto della distanza dalle vie di comunicazione.
