Sbarco al Ciolo, migranti rintracciati sulla costa. Sequestrato un cabinato
I carabinieri della compagnia di Tricase sono dovuti intervenire nella zona di Gagliano del Capo per fermare alcuni extracomunitari bengalesi e pachistani appena sbarcati. Il natante era ancora ormeggiato in zona. Si tratta del terzo episodio nel solo mese di settembre
GAGLIANO DEL CAPO – Una ventina, forse anche di più: sono i numeri dell’ultimo sbarco in ordine di tempo, avvenuto questa mattina in località “Ciolo”, in territorio di Gagliano del Capo.
Le segnalazioni di movimenti sospetti in uno dei tratti più caratteristici del Salento, fra antiche rocce a picco sul mare, sono giunte in un orario insolito, cioè non all’alba come avviene più di frequente, ma intorno alle 10.
Sul posto si sono diretti i carabinieri della compagnia di Tricase, che hanno avviato le ricerche dei migranti lungo la costa. A metà mattinata ne erano stati rintracciati più di una decina, tutti maschi adulti. Per loro si prospetta il trasferimento presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.
Le ricerche, sono terminate con il rintraccio di trenta persone totali. Rispetto ad altre circostanze, in questo caso è stato anche ritrovato ancora nelle vicinanze il cabinato usato per raggiungere i litorali italiani, che è stato sequestrato.
I migranti, che si sono dichiarati bengalesi e pakistani, sono probabilmente partiti dalle coste greche, e fra loro potrebbe esseri lo scafista, che i militari tenteranno d’identificare. Dopo un periodo di relativa tranquillità, il fenomeno degli sbarchi sembra essere ripreso in maniera assidua. Le prime avvisaglie agli inizi di settembre, con il rintraccio di una sessantina di persone fra Santa Cesarea Terme e Marina Serra.
Cinque giorni addietro, un altro sbarco a Castro, nei pressi del porticciolo, con l’imbarcazione poi in fuga. Oggi questo nuovo episodio, con il cambio di rotta di qualche chilometro, verso il Capo di Leuca.
