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Martedì, 30 Aprile 2024
Maglie Maglie

Vittime della strada: per la giornata del ricordo, agenti della Polstrada a scuola

Al “Leonardo da Vinci” di Maglie si è tenuto sabato un incontro di sensibilizzazione e di educazione dei giovani delle classi quarte e quinte. Nello scorso anno, in Italia sono decedute in incidenti 3.159 persone

LECCE – Ieri, 19 novembre, si è celebrata la Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada e per l’occasione, il giorno precedente, sabato 18, la sezione di Polizia stradale di Lecce, con la collaborazione del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie, ha tenuto presso la sede dell’istituto scolastico un incontro di sensibilizzazione e di educazione dei giovani delle classi quarte e quinte ai comportamenti da adottare per salvaguardare la vita propria e altrui, vivendo la strada in sicurezza.

In occasione dell’incontro che gli studenti hanno avuto con il personale della Polizia stradale, sono state descritte anche le strategie operative della specialità della Polizia di Stato, volte a garantire l’esercizio della libera circolazione quale principio cardine tutelato dalla Costituzione, nel rispetto della legalità ed ovviamente della sicurezza, con dimostrazione dell’uso di alcune apparecchiature in utilizzo alla Polstrada.

La giornata viene osservata in un numero sempre più crescente di Paesi, in tutto il mondo. È dedicata al ricordo di milioni di persone rimaste uccise o ferite sulle strade, alle loro famiglie e alle comunità di appartenenza, e, al contempo, serve a rendere omaggio ai componenti delle squadre di emergenza, agli operatori di polizia e ai sanitari che quotidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni sulla strada.

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Si tratta di un momento di riflessione su quanto sia importante, sulla strada, adottare condotte consapevoli e corrette. Distrazione, velocità elevata, mancato rispetto della distanza di sicurezza e della segnaletica stradale, assunzione di alcool e droghe, ricerca di visibilità sui social per esibire comportamenti rischiosi e di sfida, sono tra le principali cause di incidenti stradali. Ma anche tra i pedoni e chi utilizza cicli e monopattini, sono frequenti comportamenti azzardati, dettati molto spesso dalla distrazione o più semplicemente dalla fretta.

La sicurezza stradale resta uno dei maggiori problemi, soprattutto in previsione dell’obiettivo europeo di ridurre drasticamente il numero delle vittime entro il 2030, fino ad azzerarlo completamente entro il 2050. Per l’Italia, la Polizia di Stato ha comunicato che, nello scorso anno, 3.159 persone sono morte nei 165.889 incidenti stradali che si sono verificati in tutta la penisola e 223.475 sono quelle rimaste ferite. Una strage continua che colpisce trasversalmente senza distinzione di classe sociale o età. E per comprendere la gravità del fenomeno, basti pensare che tra i giovani di età compresa tra i 15 ed i 24 anni la principale causa di morte è proprio l’incidentalità stradale.

La strada, soprattutto nei contesti urbani, è condivisa da un numero elevato di utenti che si spostano con modalità differenti e la condivisione esige innanzitutto rispetto delle regole, ma anche conoscenza e la consapevolezza dei fattori di rischio e l’adozione di comportamenti che vanno acquisiti con la sensibilizzazione, la formazione, la prevenzione e, quando necessario, con la sanzione.

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