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Domenica, 28 Aprile 2024
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Criticità ed eccellenze dei vari reparti: il consigliere Pagliaro in visita nell’ex ospedale di Nardò

Un’ispezione da parte del capogruppo de La Puglia Domani nella mattinata di oggi. Ha registrato i vari aspetti del presidio territoriale di assistenza, promettendo di riferirne in Commissione Sanità

 NARDÒ – Il consigliere regionale Paolo Pagliaro in visita nell’ex ospedale di Nardò, dal 2017 convertito in presidio territoriale di assistenza. “Il poliambulatorio serve la seconda città più popolosa della provincia leccese (con 31mila residenti) ed un bacino d’utenza molto ampio di sei comuni e di circa 150mila abitanti che d’estate si amplia a turisti e villeggianti delle marine di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Sant’Isidoro, e che include cinque guardie mediche, quattro pronto soccorso estivi ed il centro immigrati di Masseria Boncuri”, dichiara il presidente del Movimento Regione Salento.

“Ho trovato una struttura meglio organizzata ed efficiente, e anche qui ho toccato con mano la grande professionalità e l’attaccamento al presidio del personale medico e infermieristico. Ma non mancano le criticità, che evidenzierò in audizione in Commissione Sanità con il solito approccio collaborativo che anima questo mio tour ispettivo, per sollecitare risposte ed interventi dalla Asl e dall’assessorato regionale. Anche qui, purtroppo, aleggia il rischio di chiusura degli ambulatori per la mancata sostituzione dei medici responsabili, com’è accaduto già ad Oculistica. Si teme la stessa sorte per Senologia e per Allergologia pediatrica”, prosegue il capogruppo de La Puglia Domani.

Pagliaro ha trovato “funzionale” il servizio di radiologia, nonostante auspichi un ecografo con mezzo di contrasto più preciso, in modo da evitare ulteriori esami. “C'è una tac muletto e ne è stata richiesta una nuova, ma vogliamo conoscere i tempi”, scrive in una nota.  Nell’evidenziare eccellenze e criticità degli altri reparti, ha poi sottolineato la vicenda dell’ex centro di Procreazione medicalmente assistita che “era un fiore all’occhiello del presidio di Nardò ed un punto di riferimento prezioso per tante coppie sterili, chiuso per oscuri motivi dal 2019 e mai più attivato e poi trasferito al Fazzi di Lecce, nonostante a Nardò ci fossero spazi più idonei, una sala operatoria attrezzata, uffici amministrativi efficienti e ancora molte coppie si rivolgano qui per avere assistenza”. Un aspetto del quale ha promesso di occuparsi in audizione in Commissione Sanità della Regione Puglia.

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