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Nardò

Lanciarono oggetti durante la gara fra Nardò e Francavilla, diffidati in due

Il primo è un 43enne neretino che ha subito il Daspo con obbligo di firma presso il commissariato locale per un anno. Il secondo è un 25enne leccese inibito per ben cinque anni. Uno è stato scoperto per puro caso: riconosciuto fra i curiosi davanti alla questura dopo una retata della mobile

NARDO’ – Uno è stato tradito dalla passione: dallo stadio non riusciva a stare lontano e così c’è tornato dopo qualche tempo, ma finendo per essere riconosciuto al varco. All’altro, invece, è andata forse anche peggio, perché tutto è stato più casuale: un poliziotto di Nardò l’ha riconosciuto a Lecce fra curiosi, ma anche parenti e amici di indagati accalcati davanti alla questura, durante una nota e piuttosto operazione della squadra mobile: “Eclissi”.

L’agente aveva partecipato all’alba di oggi alla retata effettuata in tutta la provincia e, davanti alla sede del capoluogo degli uffici di polizia, ha finito per riconoscere anche un giovane resosi artefice di un lancio di oggetti nello stadio neretino qualche giorno prima. Davvero una curiosa coincidenza. In caso contrario, difficilmente si sarebbe arrivati a lui, perché abita proprio nel capoluogo e a Nardò si recava saltuariamente e soltanto in virtù di una parentela.

Insomma, si è davvero arrivati in modo singolare a irrogare due Daspo, in queste ore, per fatti riguardanti la gara del 9 novembre scorso presso lo stadio comunale “Giovanni Paolo II” di Nardò, valevole per il campionato regionale di Eccellenza pugliese, in cui i padroni di casa erano contrapposti alla Virtus Francavilla.

L’incontro si svolse alla presenza di circa 2mila tifosi locali e 200 della Città degli Imperiali, in un clima agonistico acceso, al punto che l’arbitro oltre e sanzionare vari atleti, si trovò nella necessità di espellere anche i due allenatori. Proprio in quella circostanza, dalla tribuna occupata dai tifosi del Nardò vennero lanciate delle bottigliette d’acqua e altri oggetti che andarono a finire sul terreno di gioco, in prossimità di calciatori e della terna arbitrale.

Al servizio di polizia scientifica del commissariato di Nardò l’episodio non sfuggì e venne immortalato in video-riprese. In seguito i due sono stati denunciati per lancio di materiale pericoloso. Il primo è un 43enne di Nardò, che ha subito come provvedimento il Daspo con obbligo di firma presso il commissariato locale per un anno.

Il secondo è un 25enne, come detto, leccese inibito per cinque anni dagli stadi con obbligo di firma per tre anni. Questo in virtù del fatto che ha precedenti penali. L’aspetto triste è che in un secondo momento, appena una settimana dopo, ci fu anche una seconda gara fra le due compagini, ma questa volta a Francavilla, con altre intemperanze e persino l’arresto di un neretino.  

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