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Lunedì, 29 Aprile 2024
La decisione / Melendugno

Litorale fragile: stop a bagni, pesca e navigazione sulla costa adriatica

È quanto disposto dalle specifiche ordinanze emesse lo scorso 14 dicembre dalla capitaneria di porto per i litorali di Melendugno e Otranto che confermano precedenti dispositivi per ragioni di sicurezza

MELENDUGNO/OTRANTO – Il litorale adriatico è fragile: è un dato incontrovertibile di cui si prende consapevolezza ogni volta che un pezzo della costa crolla (come avvenuto solo poche settimane fa, a San Foca, marina di Melendugno con il cedimento dell’Arco Magno, ndr), quando diventa manifesto il logorio forzato dagli agenti atmosferici e dall’impeto delle maree.

Per questo motivo, sono necessari costanti elementi di attenzione al tema ed è in questa logico che si inseriscono i divieti di navigazione, balneazione e pesca, che riguardano alcune specifiche aree del territorio di Otranto e di Melendugno: in assoluto, nulla di nuovo, perché le ordinanze emesse lo scorso 14 dicembre dalla capitaneria di porto idruntina e firmate dal comandante Walter Di Marco, sostanzialmente confermano i provvedimenti di interdizione del passato, semmai contribuendo a riordinarli in un unico documento.

E ribadiscono il pericolo di movimenti franosi e crolli di falesia sul litorale adriatico che, pertanto, meritano riguardo, sia per una tutela dei luoghi che delle persone. Nel caso di Otranto, in particolare, l’esigenza di procedere ad una nuova ordinanza deriva prevalentemente dalla necessità di raccogliere tutti i provvedimenti di interdizione adottati nel tempo in conformità alle recenti modifiche apportate al Piano di assetto idrogeologico (Pai) da parte dell’autorità di bacino.

Il divieto di balneazione, navigazione e pesca per specchi d’acqua sulla costa di Melendugno riguarda: zona A, dalla scogliera presente all’interno della baia della marina di “Torre S. Andrea” fino ad una distanza di 7 metri dalla costa (comprese le località baia di Sant’Andrea, le grotte scoglio lu Tafaluru, la Punta, il Faro); zona B per una distanza di 50 metri dal tratto di costone roccioso a picco sul mare e da tutti gli scogli isolati, nella marina di Sant’Andrea, (Canalone, Bastimento, Scoglio te lu pepe, zona Lapide, la Colonnina); zona C, distanza di 5 metri dalla zona Canniceddhre; zona D, con distanza di 50 metri dalle Due Sorelle (Scoglio dell’Orso, pineta Torre dell’Orso, scogli le due Sorelle, grotta S. Cristoforo).

E ancora zona E, distanza di 50 metri dal Lungomare di Torre dell’Orso; zona F, distanza di 50 metri dalla zona marina di Roca li posti (insenatura Nfoca Ciucci); zona G, con distanza di 5 metri dalla costa di Roca in località Portuligno (lungomare marina di Roca, piazza di Roca); zona H, distanza di 10 metri fino al lido Rokamel; zona I, distanza pari all’altezza dei costoni ma mai inferiori a 1,5 metri, in località Roca li Posti (fino alla spiaggia dei Marangi, parte dell’insenatura della Zolfatara, le Piscinette naturali); zona L, distanza di 5 metri a San Foca (Spiaggia della Tara e le adiacenze del Porto di San Foca), zona M, distanza 5 metri dalla marina di San Foca (località Fontanelle, le Isole Asce, Scoglio grosso, La Caciulara, Bunker, Punta Cassano e la Ajannara, Fincari fino all’omonima torre della marina di Torre Specchia).

A Otranto i divieti interessano: la zona A, fino a una distanza di 50 metri dal costone roccioso a picco sul mare nell’area compresa tra il limite territoriale del Comune lato nord (immediatamente a sud del porticciolo di Sant’Andrea) per tre km in direzione Sud; la zona B e la zona C, fino a 30 metri dal tratto di costone in località Baia dei Turchi, lato sud del Comune; la zona D fino a cinquanta metri dal costone prospiciente l’area tra il punto foraneo  dell’insenatura a sud di Torre Santo Stefano (lato nord) e Grotta Monaca lato sud”; zona E, fino a una distanza di 50 metri dal tratto prospiciente l’area demaniale marittima compresa tra “Masseria Cerra – lato nord e La Castellana”; zona F a distanza di 50 metri dal tratto nell’area compresa tra lo sperone della Madonna dell’Altomare e Punta Craulo; zona G, a distanza di trenta metri dal tratto prospiciente “Spiaggia punta San Nicola”; zona H, a distanza di cinquanta metri dal costone in località “Torre del Serpe – Punta Faci”; zona I, a distanza di 50 metri dal costone in località “Grotta Palombara – Grotta delle Orte”.

E ancora: zona J, fino a trenta metri dal costone a picco sul mare in località “Baia delle Orte”; zona K, fino a 50 metri in località “Grotta del vento”; zona L, a distanza di 50 metri dal tratto del costone “Palascia – Capo d’Otranto”; zona M, a distanza di trenta metri dal tratto sul mare in località “Porto Badisco”.

Consulta l'Ordinanza Melndugno

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