Il Salento non deve diventare un campo di battaglia dei No global
Da assessore di una comunità coinvolta nelle scelte di TAP voglio lanciare una proposta a mezzo della Vostra Spettabile testata giornalistica. Perché le 2 province salentine interessate, LECCE e BRINDISI, non propongono congiuntamente a TAP, alla Regione Puglia ed al Governo di far approdare il gasdotto a Cerano dove c'è già un grande fruitore finale come la centrale ENEL? Questa proposta potrebbe risolvere buona parte dei i problemi ambientali del nostro territorio, di LECCE come di BRINDISI.
La provincia di Lecce non verrebbe smembrata da un tubo del diametro di 3 metri da San Foca, passando per Calimera e finendo a Mesagne e la provincia di Brindisi risolverebbe finalmente l'annoso problema delle polveri, sottili e non, provocate dalla combustione a carbone della centrale elettrica di Cerano. Allora si avrebbe senso un "ristoro ambientale" volto a cambiare l'alimentazione della centrale ENEL da carbone a metano e la fornitura gratuita di gas per tale combustione. Solo allora potremo veramente dire che il gas Azero è una risorsa per il nostro territorio altrimenti rischiamo di diventare anche noi un campo di battaglia per NO TAP, NO TAV, NO MOSE, NO MUOS e NO-GLOBAL in genere che si affiancherebero ai "nostri" NO MAGLIE-LEUCA, NO LECCE-VERNOLE, NO MAGLIE-OTRANTO e chi più ne ha più ne ha più ne metta.
Vito Montinaro - Assessore alla Programmazione Economica, Finanziaria, Bilancio, Tributi e Patrimonio del Comune di Calimera