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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

Da un gruppo di avvocati solidarietà al sindaco di Lequile

La minoranza aveva contestato il patrocinio dato ad un convegno scientifico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Esprimiamo solidarietà al Sindaco del Comune di Lequile ed alla Giunta comunale del Comune di Lequile, oggetto di critiche per la concessione, con delibera della Giunta comunale del 4 gennaio 2024, del patrocinio gratuito comunale al Convegno di informazione scientifica “Curarsi dalle cure: programma di recupero psicofisico dai trattamenti anticovid”, svoltosi a Lequile, nel chiostro del palazzo Andrioli, il 13 gennaio 2024.

In particolare, da quanto riportato dal giornale online LeccePrima, in un articolo del 14 gennaio 2024, quattro consiglieri del Consiglio comunale del Comune di Lequile hanno presentato una interrogazione al Sindaco del Comune di Lequile in merito a tale concessione del patrocinio comunale, affermando che il sostegno dell’amministrazione comunale “a teorie non di carattere scientifico potrebbe ingenerare nei cittadini comportamenti contrari alle linee guida del Ministero della Salute disincentivando l’utilizzo di tutti i vaccini”. Innanzitutto, dalle accuse gratuite sembra che i quattro consiglieri non abbiamo seguito i lavori del convegno, avendo i medici relatori spiegato la particolarità dei cosiddetti vaccini anti covi-19, definiti, in tale sede, giustamente[1], sieri genici sperimentali (alla luce della tecnologia, per la prima volta utilizzata, che li differenzia dai vaccini propriamente detti). Sicché non si comprende come le relazioni tenutesi possano disincentivare l'utilizzo di “tutti i vaccini”.

Appare, poi, piuttosto una provocazione, da parte dei consiglieri di minoranza, la definizione, da loro data, di “teorie non di carattere scientifico”, alle relazioni dei pregevoli interventi tenuti durante il convegno. La qualifica professionale dei relatori è assolutamente fuori discussione. Ricordiamo a noi stessi che per “Scienza”, si intende l'“insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati...la scienza moderna fu concepita inizialmente come concezione del sapere alternativa alle conoscenze e alle dottrine tradizionali, in quanto sintesi di esperienza e ragione, acquisizione di conoscenze verificabili e da discutere pubblicamente (e quindi libera da ogni principio di autorità)” (definizione di “Scienza”, su Enciclopedia online Treccani). Del resto, la nostra Carta costituzionale afferma solennemente che “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento” (art. 33 cost.). Alla luce di tale principio costituzionale, appare del tutto infondata, la “riserva” da parte dei quattro consiglieri “di procedere, in caso di mancato accoglimento (sic!), a segnalare alle autorità sanitarie competenti al fine di tutelare la salute dei cittadini”. Davvero non si comprende come possa ipotizzarsi un accoglimento, dato che, secondo l'Ordinamento, il Sindaco è tenuto esclusivamente a rispondere entro trenta giorni alla interrogazione dei consiglieri. Nel merito, occorre poi sottolineare che la scienza è per definizione e per natura, “libera da ogni principio di autorità”!

Quanto alla “cura dalle cure”, i relatori hanno, tra l'altro, riportato i dati ufficiali del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), da cui risultano oltre 2 milioni e mezzo di segnalazioni di effetti avversi, tra cui 45 mila segnalazioni di decessi.[2] Sicché se ci sono, come ci sono, danni da vaccini, è eticamente e scientificamente corretto parlare pubblicamente delle cure per tali danni alla salute; come giustamente sottolineato dal Dott. Agostino Ciucci, “anche se c'è una sola persona che ha avuto effetti avversi da vaccino, questa persona va curata!”. E noi aggiungiamo: i consessi scientifici su tali argomenti vanno promossi! Di nessun pregio, quindi, l'accusa di non aver previsto un contraddittorio in occasione del convegno; accusa rilanciata anche dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione della A.S.L. di Lecce, Dott. Alberto Fedele, nella intervista rilasciata sempre sul giornale online LeccePrima, il 15 gennaio 2024: la stampa e le televisioni, così come altre tribune pubbliche, si sono pressocché conformate al discorso unico, sostenuto dalle istituzioni, ma contrario al diffuso patrimonio di conoscenze della comunità scientifica e sociale, formato in questi anni[3]. In ogni caso, chi ha criticato, se avesse ritenuto di controbattere, avrebbe potuto farlo accentando il contraddittorio all’interno del convegno stesso. L'assenza dei consiglieri e degli altri accusatori dimostra una volontà censoria e la strumentalizzazione politica della interrogazione.

Spiace leggere le dichiarazioni del Dott. Fedele, secondo il quale “chi ha un ruolo di autorità sanitaria locale, mi riferisco a chi governa un territorio, e ancor più un uomo di scienza, deve ragionare sulla base delle evidenze scientifiche, non sulla base di esperienze personali”. Giacché se egli avesse partecipato al convegno avrebbe ascoltato, oltre alla diretta esperienza sul campo dei professionisti invitati, anche le ragioni scientifiche, sostenute dagli studi citati, pubblicati su alcune delle riviste scientifiche internazionali più autorevoli (Circulation Research, Radiology, etc.)[4]. Sicché il convegno di Lequile, di fatto, ha consentito il contraddittorio sul punto, non avendo le istituzioni dato spazio, fino ad ora, a tali autorevoli voci. Infine, la grande partecipazione di pubblico e di addetti ai lavori, provenienti dai più differenti ambiti, è stata la dimostrazione della richiesta di dibattito su un tema molto sentito, sia in ambito politico, che in ambito scientifico. Quali operatori del Diritto ribadiamo, quindi, i valori della Scienza e la necessità di difendere la Democrazia e i principi della Carta Costituzionale. Il Sindaco e la Giunta comunale del Comune di Lequile hanno reso vivi i principi costituzionali della Libertà della Scienza e di Pensiero, gravemente compressi in questi anni, così come il Diritto alla Salute ed alla Libertà personale. Avere un ruolo istituzionale significa anche e soprattutto non voltarsi dall’altra parte.

Con osservanza. Avv. Andrea D'Amuri Avv. Marcello Apollonio Avv. Alfredo Lonoce Avv. Luigi Calabrese Avv. Andrea Quacquarelli Avv. Gianni Gemma Avv. Michele Albani Avv. Filippo Albani

[1] In conformità, peraltro, al d.lgs. 219/2006 attuativo della direttiva CE 83/2001. [2] Del resto, anche secondo i dati forniti dall'A.I.F.A., del tutto sottostimati, basandosi peraltro sulla sola farmacovigilanza passiva, risultano 758 decessi correlati ai vaccini anti covid-19, 117.947 segnalazioni di evento avverso successivo alla vaccinazione, di cui 19.005 casi di reazioni dopo la vaccinazione sono classificate come “gravi” (dal “Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-COVID-19 (27 dicembre 2020 – 26 dicembre 2021)” di A.I.F.A.) [3] Patrimonio di conoscenze sia in merito alla inefficacia dei cosiddetti vaccini a prevenire il contagio da SarCov2 (inefficacia riconosciuta, peraltro, in numerose sentenze dei Tribunali italiani di merito, tra cui i Tribunali di Firenze, Catania, Napoli, Padova e tanti altri) sia in merito al moltiplicarsi di effetti avversi da somministrazione di tali farmaci. [4] E la letteratura scientifica in materia è consolidata, si veda, tra i tanti, lo studio pubblicato il 17 agosto 2023, sull'autorevole rivista Biomedicines, dal titolo “‘Spikeopathy’: COVID-19 Spike Protein Is Pathogenic, from Both Virus and Vaccine mRNA”, che contiene un elenco aggiornato degli effetti autoimmuni, cardiovascolari, neurologici, potenziali effetti oncologici e le prove autoptiche per la cosiddetta spike-patia.

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