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Domenica, 28 Aprile 2024
Iniziativa di sensibilizzazione

Due vaccini, una sola seduta: vertici di Asl e dei medici ci mettono la faccia

Presso il Museo Castromediano il commissario dell'azienda sanitaria, Stefano Rossi, è stato il primo a sottoporsi alla doppia somministrazione: del secondo richiamo anti Covid e contro l'influenza stagionale

LECCE - In mattinata, presso il Museo Castromediano di Lecce, i vertici di Asl e della medicina generale leccese si sono sottoposti contestuamente alla vaccinazione per l'influenza stagionale e per il Covid. Due veloci somministrazioni, una dopo l'altra, eccezione fatta per coloro per i quali non sono ancora trascorsi 120 giorni dal primo richiamo oppure dal superamento dell'infezione da Sars Cov2. 

A fare gli onori di casa, in un certo senso, il dottor Mariano Magrì, responsabile dell'hub vaccinale: “Per tutta l'equipe in servizio al museo è un onore contribuire anche alla campagna antinfluenzale. Qui abbiamo somministrato più di 100mila dosi di vaccio anti Covid e da ieri stiamo facendo contestualmente anche quello contro l’influenza. Ringrazio il dottore Fedele (direttore del Dipartimento di Prevenzione, ndr) e tutti gli operatori del Museo che ci hanno supportato e a volte sopportato”.

Il primo a vaccinarsi è stato Stefano Rossi, attuale commissario dell'azienda sanitaria: “La vaccinazione antinfluenzale dà enormi ritorni in termini di salute. Qui, in questo luogo magico, si ha la possibilità di fare la co-vaccinazione che la comunità scientifica ha accertato aumentare l’efficacia dell’uno e dell’altro vaccino”.

La somministrazione sul territorio è partita ieri dopo le prime forniture fatte ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta: “Grazie alla loro importante collaborazione - ha spiegato il direttore santiario, Roberto Carlà - riusciamo a essere capillari ed incisivi così da raggiungere tutte le categorie. A partire da quelle a rischio. Dal nostro punto di vista è importante che la rete funzioni per il raggiungimento dell’obiettivo fissato che è quello del 75 percento delle categorie a rischio”. 

Il direttore amministrativo, Yanko Tedeschi, non ha potuto fare a meno di commentare quanto accaduto durante la notte: “Questo momento, anche alla luce degli atti vandalici che hanno colpito la sede del nostro Dipartimento di Prevenzione assume una valenza simbolica ancora più forte”. 

Anche il presidente dell'Ordine dei medici, Donato De Giorgi, ci ha messo la faccia: “Il vaccino è un messaggio di civiltà, di futuro. Oltre 350 medici sono morti per la pandemia e la vaccinazione ha cambiato la prospettiva: contrarre il Covid oggi significa contrarre una malattia assolutamente superabile. Invitiamo tutti i cittadini a vaccinarsi, i fragili in primo luogo”. Il numero due dell'Ordine, Gino Peccarisi si è soffermato su un insegnamento ricevuto in questi anni di pandemia: “Il sistema ha bisogno di una gestione statale - ha detto - perché, lo abbiamo visto, il regionalismo differenziato crea tante diseguaglianze mentre la regia deve essere centrale. In tutti i sistemi che si rispettino, la medicina territoriale svolge un ruolo fondamentale. I miei pazienti hanno già richiesto, in molti, la vaccinazione e il 40 percento delle dosi che ho ricevuto finora sono state già somministrate”.

Antonio De Maria, referente di Asl per la medicina di base ha rivolto un appello alla popolazione: “Invito a fare una riflessione: i bambini di pochi mesi vengono vaccinati con l’eptavalente e tutte le relative malattie sono state sconfitte. Raccomando i cittadini a rivolgersi con fiducia sia alle strutture della Asl sia ai propri medici di base”.

La possibilità di fare entrambe le vaccinazioni, naturalmente, non preclude quella di farne uno soltanto. Per quanto riguarda l'antinfluenzale, priorità agli adulti over 60 anni, alle donne in gravidanza, alle persone di tutte le età con patologie di base, ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni e al personale sanitario (in Puglia, per questa categoria, è previsto l'obbligo vaccinale).

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