Informativa della Digos di Bergamo, di nuovo in bilico la partenza verso “San Siro”

LECCE - La presenza di tanti tifosi giallorossi a San Siro, in occasione della gara di domenica contro l'Inter, è in bilico, fortemente in bilico. Il prefetto di Milano ha chiesto al Tar Lombardia la revoca del decreto monocratico con il quale, appena questa mattina, era stato sospeso il provvedimento che aveva annullato la vendita dei biglietti ai residenti a Lecce e provincia. 

Sulla base, infatti, di una informativa della Digos della questura di Bergamo, trasmessa proprio oggi, ci sarebbero ulteriori profili di rischio oltre quelli già palesati nel decreto pubblicato lunedì dalla prefettura milanese: il 19 febbraio, a latere della partita tra Atalanta e Lecce, fazioni delle opposte tifoserie si sono infatti affrontante a viso aperto, per alcuni minuti, non lontano dal Gewiss Stadium, lungo un'arteria di scorrimento. Forte sarebbe dunque il timore che gli scontri possano in qualche modo ripetersi. Va ricordato che l'Atalanta giocherà domani alle 18 in casa contro l'Udinese,.

Non sfugge nemmeno il fatto che il Bari sarà impegnato ad Ascoli proprio domenica, alle 15: nel febbraio del 2020, lungo l'autostrada, all'altezza di Cerignola, ultrà del Lecce e del Bari diedero vita a scontri molto violenti e da quel momento la possibilità di un incrocio durante i rispettivi spostamenti rappresenta un elemento di forte preoccupazione per le autorità. Questo elemento non è stato espressamente richiamato nelle segnalazioni che l'Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive ha fatto il 22 febbraio nella sua periodica riunione, ma non vi è dubbio che sia sempre considerato, come dimostra lo stesso tipo di divieto che venne imposto in occasione di Cremonese-Lecce del 4 febbraio.

Il sollievo dei tifosi leccesi per il pronunciamento dei giudici amministrativi sull'istanza cautelare solleciata da un gruppetto di tifosi e dall'Us Lecce è durato, quindi, qualche ora. La nuova decisione dovrebbe comunque essere resa a breve.