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Sabato, 27 Aprile 2024
L'inaugurazione / Surbo

Un murale per Renata Fonte: “Ci ricorda di preservare la bellezza”

È stata presentata ieri a Surbo l’opera dell’artista Chekos alla presenza delle figlie della vittima di mafia, delle autorità locali e dei rappresentanti de “La Svolta” che hanno promosso l’iniziativa

SURBO – “Renata Fonte di vita”: è questo il titolo del murale inaugurato a Surbo nella giornata di ieri e realizzato dall’artista Chekos su iniziativa dell’associazione di promozione sociale “La Svolta”: la cerimonia con un simbolico taglio del nastro e l’inno di Mameli, eseguito dalla Wave music band, ha visto la presenza delle autorità locali, dell’autore, dei promotori, ma soprattutto delle figlie di Renata Fonte, Sabrina e Viviana Matrangola.

Hanno rivolto un saluto ai presenti il sindaco di Surbo Oronzo Trio, il vicepresidente della Provincia di Lecce, Antonio Leo, la presidente del Consiglio della Regione Puglia Loredana Capone e la Presidente del Consiglio dell'Unione dei Comuni del Nord Salento, Annamaria Capodieci. Non è mancata Sandra Zappatore, direttrice di Arca Sud, immancabilmente presente ad ogni iniziativa che in questi mesi abbia preso forma presso le cosiddette "Case gialle" di via F.lli Trio a Surbo, dove l'area esterna, un tempo trascurata e malridotta è diventata un giardino condominiale, con alberature, tavolini di legno, barbecue e area giochi, grazie alla collaborazione con la cooperativa Maieutica e con l'innovatore Roberto Paladini, creando i presupposti per avviare un'opera di riqualificazione che i residenti delle palazzine di proprietà di Arca Sud attendono da tempo. Moderatrice dell'incontro Laura Alemanno, già amministratrice del Comune di Copertino, attivatasi nella gestione di beni confiscati alle mafie.

Non nasconde l’emozione Martina Gentile, presidente dell'associazione La Svolta e consigliera comunale, per la presenza delle figlie di Renata Fonte e per il taglio del nastro affidato alla nipote, Sveva René: “Quando, alla fine del primo progetto – commenta -, che ha portato alla realizzazione dell'area a verde e del parco giochi, abbiamo pensato di continuare il laboratorio di arti urbane avviato con i ragazzi delle scuole per realizzare un grande murale, non ho avuto alcuna esitazione nella scelta del volto da far riprodurre su questa enorme parete. Chekos ha accolto la proposta con slancio e ha dato forma a questo murale incredibilmente significativo, bello nelle forme, ma anche nella sostanza”.

Gentile parla di Renata Fonte come “modello ispirativo” non soltanto per la “rettitudine morale che la portò a non fare sconti, salvando di fatto e preservando per sempre Porto Selvaggio”, ma anche perché “pioniera della presenza femminile in politica, condannata alla solitudine per aver toccato interessi economici e criminali e infine uccisa”: “Il volto di Renata – aggiunge - deve essere da monito per tutti, per ricordarci che la bellezza va preservata ogni giorno o ricostruita strappando un angolo al degrado dove serve, perché solo condividendola essa può diventare un faro di speranza”.

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