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Sabato, 27 Aprile 2024
Report settimanale di Asl

L'incidenza di nuovi casi scema molto lentamente. Stabile il carico sui reparti Covid

La regressione dell'epidemia di Sars Cov 2 in provincia di Lecce procede un passo alla volta: il numero degli attuali positivi è di 11.473. I pazienti ricoverati sono 110, di cui 9 in terapia intensiva

LECCE – Una incidenza di nuove diagnosi di infezione da Sars Cov 2 ancora abbastanza sostenuta rallenta la regressione dell’epidemia nella provincia di Lecce.

Non diminuisce, anzi, aumenta lievemente il numero dei pazienti attualmente ricoverati per sintomi Covid, mentre procede a passo lento la campagna di vaccinazione, anche perché è stato già raggiunto quasi l’85 percento della popolazione (compresi i bambini al di sotto dei 5 anni che non possono essere vaccinati) con la prima dose e la monodose.

Il report settimanale di Asl Lecce* restituisce la fotografia di una situazione generale in costante ma lento miglioramento: 6.668 sono stati i casi confermati in settimana da test antigenici in farmacia o tamponi molecolari presso i laboratori pubblici e quelli convenzionati. L’incidenza su 7 giorni è di 842,9 diagnosi ogni 100mila abitanti, con una flessione di 17 rispetto al dato di venerdì scorso.

Gli esiti negativi validi come conferma di guarigione sono stati 8.152 e 20 i decessi: il numero dei casi attuali è quindi sceso a 11.473 per una media provinciale di 14,5 ogni mille abitanti. Valori nettamente superiori si riscontrano a Martignano (34,4); Lizzanello (25,9); San Cassiano (24,6); Zollino (24,2).

Gli accessi in pronto soccorso con successivo ricovero per sintomi da Covid sono stati 29. I pazienti ora ricoverati sono 110, con un incremento di 3 unità: stabile il dato per la terapia intensiva, con 9 degenti.

Consulta il report Asl 4 marzo 2022

Per quanto riguarda la campagna vaccinale 399 sono state le prime dosi fatte, 1801 le seconde, 4.034 le terze per un incremento complessivo di 6.234 somministrazioni. Per quanto riguarda la popolazione in età vaccinabile (a partire dai 5 anni) l’88 percento ha ricevuto il ciclo completo (o il monodose, in minima parte). Una risposta estremamente positiva, tra la popolazione più giovane, è venuta dalla fascia d’età 12 – 19 anni con l’87 percento di copertura.

La terza dose ha raggiunto al momento il 67 percento della platea interessata. Il valore più basso vede al 49 percento di copertura la fascia 12-19 anni (ma si tratta di una delle fette di popolazione ammesse più di recente alla vaccinazione), quello più alto registra il 78 per cento per la fascia d'età tra i 70 e i 79 anni. Tra questi due estremi ci sono tutte le altre.

*Il report Asl è a cura di Fabrizio Quarta, direttore del dipartimento di Epidemiologia e Statistica, con la collaborazione di Angela Metallo; elaborazione dati di Carlo Indino. Il gruppo di lavoro è composto anche da Valeria Gerardi, Ornella Guida, Donato Rollo.

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