rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casarano

Freddato con tre colpi di pistola, l’arrestato: “Ucciderlo, l’unica soluzione possibile”

Durante l’interrogatorio di convalida del fermo, il 28enne di Casarano in carcere per l’omicidio del compaesano Antonio Amin Afendi ha confermato la confessione già resa agli inquirenti

CASARANO - Si è tenuto nel primo pomeriggio di oggi l’interrogatorio di convalida del fermo di Lucio Sarcinella, il 28enne di Casarano reo confesso dell’omicidio del compaesano di 33 anni Antonio Amin Afendi, avvenuto tre giorni fa.

Assistito dall’avvocato Simone Viva, davanti alla giudice Anna Paola Capano e alla presenza delle sostitute procuratrici Giovanna Cannarile e Rosaria Petrolo,  l’indagato ha confermato le dichiarazioni già rese a queste ultime e ai carabinieri qualche ora dopo il delitto.

Il suo racconto è  già stato riscontrato, quanto meno rispetto alla dinamica, dai filmati delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso tutti gli spostamenti compiuti quella mattina con la sua Audi A3: quando ha recuperato una calibro 357 Magnum che aveva nascosta in una campagna, sotto un cumulo di pietre, sulla strada per Taurisano;  quando è giunto in piazza Petracca e ha aperto il fuoco per tre volte contro il “rivale”, colpendolo al mento, al petto e all’addome;  quando si è dileguato e ha abbandonato la pistola in un terreno incolto nei pressi della sua abitazione che è poi stata recuperata dai carabinieri, su sua indicazione.

Ma le indagini sono tutt’altro che chiuse. Resta da approfondire il movente che, secondo la versione del 28enne (i cui dettagli sono stati forniti in un precedente articolo), sarebbe legato alle minacce patite negli anni da Afendi , conosciuto anni addietro tramite Augustino Potenza, assassinato a sua volta in un pomeriggio di ottobre del 2016 a colpi di kalashnikov.

Insomma, sono stati davvero l’astio di cui lo stesso indagato non avrebbe mai compreso la ragione (almeno così ha affermato)e la recente intimidazione subita dalla moglie,  a esasperarlo al punto da fargli maturare la convinzione che la faccenda non si sarebbe risolta chiedendo aiuto alle forze dell’ordine, come sarebbe stato doveroso fare, ma solo eliminandolo definitivamente dalla faccia della terra?

Starà a investigatori e inquirenti accertarlo, così come dovrà essere approfondita la posizione di A.S. il 36enne che era alla guida dell’Audi e rispetto al quale Sarcinella ha escluso ogni responsabilità, spiegando di averlo costretto a mettersi al volante, subito dopo aver recuperato la pistola, e di avergli imposto di seguire i suoi ordini, nonostante sia stato sollecitato a non commettere sciocchezze.

LeccePrima è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Freddato con tre colpi di pistola, l’arrestato: “Ucciderlo, l’unica soluzione possibile”

LeccePrima è in caricamento