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Cronaca

Inchiesta "Studium 2000", la Procura chiude le indagini su Semeraro

L'avviso della conclusione delle indagini preliminari è stato notificato nei giorni scorsi all'imprenditore Giovanni Semeraro. L'ipotesi di reato della Procura è avvelenamento colposo della falda acquifera sottostante il cantiere

 

LECCE – L’avviso della conclusione delle indagini preliminari è stato notificato nei giorni scorsi all’imprenditore Giovanni Semeraro, patron del Lecce calcio. L’accusa ipotizzata dalla Procura del capoluogo salentino è di avvelenamento colposo della falda acquifera sottostante il cantiere dell'Università del Salento e inadeguata attività di messa in sicurezza e caratterizzazione dei luoghi contaminati.

Il provvedimento è stato notificato nell'ambito dell'inchiesta relativa al cantiere del complesso “Studium 2000”, già sottoposto a sequestro preventivo, lo scorso 25 maggio, dai carabinieri del Noe di Lecce per il pericolo di inquinamento da sostanze nocive per la salute. Il complesso è stato poi dissequestrato all’inizio di luglio. L’ipotesi di reato alla base delle indagini è che la causa della contaminazione del suolo potrebbe essere in qualche modo collegata al fatto che il terreno è adiacente all’ex deposito Apisem di proprietà della “Rg Semeraro”, già dismesso nel 1997.

L’ex deposito sorge proprio alle spalle della cittadella universitaria, un complesso da 6 milioni di euro, ancora in costruzione ma per buona parte terminato, dove sorgono aule, biblioteche ed altri laboratori. Secondo il Noe, dopo la chiusura del deposito, gli idrocarburi si sarebbero riversati nel terreno con relativo inquinamento della falda. La difesa dell’imprenditore ora potrà presentare le sue memorie o chiedere di essere interrogato entro 20 giorni.

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