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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Bloccato prima di lanciarsi sotto il treno, fugge da ospedale e raggiunge di nuovo la stazione

Due agenti della Polfer hanno salvato un giovane straniero, sedicente pachistano. Intervento provvidenziale: il convoglio era appena partito e il macchinista non avrebbe fatto in tempo a fermarlo

LECCE – Raggiunge le "vie di ferro", viene messo in salvo dai poliziotti e accompagnato in ospedale. Fugge anche da lì e raggiunge nuovamente lo scalo. Ore concitate quelle che hanno visto un cittadino straniero come protagonista. L’hanno trascinato via dai binari con tutta la forza possibile. Lui, seduto sulle traversine, non sembrava volersi schiodare. Il treno era appena partito. Sarebbe stato impossibile fermarlo in tempo utile, pur attivando il freno. I treni, si sa, non possono certo inchiodare di colpo. Non ci sarebbe stato il tempo materiale di evitare l’impatto. Ma alla fine due agenti della Polfer in servizio presso la stazione ferroviaria di Lecce sono comunque riusciti a strappare da una morte orrenda quel giovane straniero. Un pachistano di 24 anni. A suo dire, almeno. Perché non aveva documenti addosso.

La vicenda è particolare. Sembra quella di uno dei tanti fantasmi che si aggirano per l’Italia. Stranieri entrati sul territorio in mille modi diversi, molti in attesa di un permesso di soggiorno, che si arrabattano a vivere di espedienti. Nel caso in questione, ci sono ancora molti aspetti da chiarire. Il sedicente pachistano forse a Lecce era solo di passaggio nelle ultime ore. Di certo non è fra i senzatetto censiti dalla stessa Polfer, che trovano rifugio di notte nello scalo ferroviario improvvisando giacigli dove capita.

Si sarebbe scoperto nelle ore successive, in effetti, che la sera prima lo stesso soggetto era stato fermato alla discesa di un treno proveniente da Bari dai poliziotti in servizio a bordo e segnalato per il possesso di qualche grammo di hashish, sequestrato (vicenda di cui riferiamo a parte, Ndr). Proprio in quell’occasione, sempre a suo dire, avrebbe gettato via i documenti d’identità, senza saper più indicare dove si trovino.   

Una cosa è certa: questa mattina quel giovane è sembrato davvero intenzionato a farsi travolgere dalle ruote ferrate. L’intervento degli agenti della Polfer è stato, allora, provvidenziale. Per fortuna hanno avuto l’occhio lungo. A circa un chilometro di distanza dal punto della banchina dove si trovavano, hanno notato una sagoma seminascosta dietro a una colonna, all’altezza del sottopasso per Monteroni di Lecce. Il convoglio, il 12568 delle 9, regionale che copre la tratta da Lecce a Bari, era appena partito. La sensazione, dalla posizione che aveva assunto, era che lo stesse attendendo pronto a lanciarsi al di sotto.

Gli agenti non hanno atteso un solo istante. Hanno iniziato a correre a perdifiato. Lui li ha visti e a quel punto ha pensato bene di spostarsi direttamente sui binari. Sedendosi sopra. Gli operatori l’hanno raggiunto e tirato a sé con tutta la forza possibile. Sembrava inamovibile. Sono riusciti con molta fatica a sollevarlo di peso e riportarlo sulla banchina. E hanno continuato a stringerlo perché, al passaggio del treno, ha tentato di divincolarsi. Fino all’ultimo istante, ha cercato di dare atto al folle gesto.

Una volta calmato e ricostruite le sue vicende delle ultime ore, sono stati chiamati i soccorsi medici. I sanitari del 118 l’hanno preso in consegna e condotto in ospedale, al “Vito Fazzi” di Lecce. Sembra che il giovane abbia continuato a manifestare altri segnali d’instabilità nel reparto di Psichiatria. Dove, in attesa che fosse deciso il trattamento clinico, è riuscito a dilleguarsi, abbandonando l'ospedale. Una mossa rapida, e ha fatto perdere le proprie tracce. L'allarme è scattato negli istanti successivi, idem per le ricerche.

Ricercato per i corridoi, e all'esterno della struttura, il fuggiasco è stato trovato nel primo pomeriggio. Dove? Nuovamente presso la stazione ferroviaria leccese. Ha percorso tutto quel tragitto a piedi, ma le forze dell'ordine non hanno avuto dubbi sulla destinazione del cittadino straniero. E di fatti, pochi minuti dopo, lo hanno notato nei pressi del binario 1 gli agenti della Polfer. Fermato prima che potesse accadergli qualcosa, sebenne non fossero previsti convogli in movimento in quel momento, è stato accompagnatao una seconda volta presso il pronto soccorso del "Vito Fazzi", dove sarà sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.

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