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Cronaca Cavallino

Ritrovata in un casolare parte della refurtiva del maxi colpo nella merceria

I carabinieri di Cavallino hanno fatto la scoperta durante un'ispezione. Il furto è stato scoperto a metà mese nel negozio di via Marconi, nel centro di Lecce

CAVALLINO – Un’ispezione in un casolare abbandonato e poi la scoperta: macchinari da sartoria e articoli d’ogni genere, contenuti in una trentina di sacchi della spazzatura, di quelli solitamente usati dai condomini. E c’è voluto poco per capire che si trattava di una fetta abbastanza rilevante della refurtiva del colpo scoperto a Lecce la mattina del 14 maggio scorso.

Quel giorno, il proprietario della storica merceria e sartoria di via Guglielmo Marconi si è accorto che ignoti, in un momento imprecisato (in conseguenza del lockdown non si è recato sul posto per circa un mese) avevano forzato la saracinesca. Un colpo davvero notevole, sfruttando la visuale coperta dalla strada di alcune impalcature, visto che i ladri hanno svuotato del tutto il locale, portando via anche macchinari da lavoro e non solo la merce.

IMG-20200525-WA0006-2A fare il ritrovamento sono stati i carabinieri della stazione di Cavallino, guidati dal luogotenente Riccardo De Bellis, nel corso di un’attività di ricognizione del territorio. Le forze dell’ordine, in generale, periodicamente mettono in atto questi servizi, perlustrando vecchi casolari diroccati e masserie abbandonate, luoghi ideali per nascondere armi, droga o refurtiva. Ed è così che ieri pomeriggio, i militari cavallinesi, hanno fatto la scoperta in località Simini. L’edificio in questione non è molto lontano dalla sede dei missionari Comboniani. Si nota dalla strada statale 16, ma ci si arriva da vie secondarie.

Qui, dunque, i carabinieri hanno scovati numerosi sacchi contenenti articoli di merceria, due macchinari adibiti a lavorazioni sartoriali e dodici espositori di legno con merce varia. Il proprietario, subito contattato, ha riconosciuto gli oggetti come suoi e li ha riavuti indietro. Si tratta, come detto, solo di una parte della refurtiva. Mancano, in particolare, diverse altre macchine da cucire.

Intanto, procedono le indagini sul furto, in mano alla squadra mobile della questura di Lecce, intervenuta quella mattina con le volanti e la scientifica per un sopralluogo.

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