“Ospitò” circa 20 cani tra fango e feci: condannato anziano, risarcimento all’Enpa

LECCE – Denunciato, nel gennaio del 2023, dopo un’ispezione nel canile abusivo: il Tribunale di Lecce condanna un 81enne al pagamento di 6mila euro a titolo di ammenda e di altri 7mila a mo' di risarcimento del danno in favore dell’Ente protezione animali, che si era costituita parte civile tramite le avvocate Claudia Ricci e Vincenza Raganato.

Questa la decisione del giudice Bianca Maria Todaro, martedì scorso, con la quale ha ritenuto responsabile l’uomo di aver detenuto in condizioni incompatibili con la loro natura circa 20 cani, all’interno di una struttura improvvisata nella Città Bella. La vicenda era nata a seguito del sopralluogo da parte delle guardie zoofile Agriambiente di Nardò, dopo un esposto. Gli animali erano stati trovati in condizioni sanitarie precarie, tra fango e feci. Non c’era cibo a disposizione e l’acqua presente era risultata imbevibile e in contenitori sporchi.  I cancelli erano inoltre in ferro arrugginito e con spuntoni pericolosi per gli animali. Tutti i cuccioli erano stati così trasferiti presso altre strutture, per essere dotati di microchip e avviati all’adozione.

 “Una situazione di degrado totale – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa – che andava avanti da chissà quanto tempo nella totale indifferenza di tutti. Per questo torniamo a ribadire che è fondamentale che i Comuni non abdichino al loro ruolo di monitoraggio del territorio e che le persone non si stanchino mai di denunciare situazioni di sofferenza e maltrattamento degli animali. Purtroppo queste realtà non sono sporadiche e solo una presenza costante della Polizia Locale e delle istituzioni sul territorio può far sì che emergano e vengano fermate. Noi come Protezione Animali continueremo sempre a denunciare affinché sentenza dopo sentenza sia sempre più chiaro che gli animali sono esseri senzienti che vanno protetti e tutelati”.

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