Cori sessisti contro la presidente del Gallipoli Football Club: scatta il Daspo per 8 ultras

LECCE/GALLIPOLI – Daspo per otto ultras del Città di Gallipoli identificati come i responsabili dei cori sessisti ai danni della presidente del Gallipoli Football Club 1909, Paola Vella, partiti dalla curva nel match del 20 febbraio scorso, valevole per il campionato regionale di Promozione, tra la compagine di casa e la Parmhaclub Spartan Legend di Ginosa. Un episodio squalificante e una macchia sulla storia del calcio nella Città Bella che aveva sdegnato le istituzioni ad ogni livello.

In queste ore, è arrivata la decisione del Questore della provincia di Lecce, che ha adottato 8 provvedimenti di Daspo a carico di altrettanti ultras della “Asd Città di Gallipoli”, tutti per lo più del posto, di cui uno già sottoposto alla misura del divieto di accesso alle manifestazioni sportive, scaduto nel 2017.

Gli ultras, che nell’occasione esposero uno striscione (“Vella lavati la bocca”, ndr) ed intonarono cori fortemente diffamatori e lesivi dell’immagine (“Quella donna là fa la pornostar”, ndr) contro la presidente della squadra, a seguito degli approfondimenti investigativi svolti dal commissariato di Gallipoli, erano stati tutti identificati e denunciati per violazione del divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce e diffamazione. 

A seguito della successiva istruttoria, effettuata del personale della divisione anticrimine della Questura, a carico degli 8 ultras sono state emesse le misure di prevenzione del Daspo, con durata differenziata in base alla gravita delle condotte tenute, in quanto il loro comportamento è stato considerato pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica: sei soggetti, nello specifico, sono stati sottoposti al divieto per due anni, uno per tre, l’ultimo per cinque.