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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Sassi e bottiglie contro i tifosi del Bologna: dopo le denunce, Daspo per 6 ultras giallorossi

Il divieto di avvicinamento e partecipazione alle manifestazioni sportive è stato emesso nei confronti di un 38enne di Leverano, un 28enne di Squinzano, un 55enne di Lizzanello, un 36enne di Veglie, un 24enne di Lecce e un 19enne di Avetrana: tutti deferiti per i fatti dello scorso 3 dicembre

LECCE – Sassi, torce e bottiglie scaraventati contro i tifosi del Bologna prima del match: dopo le denunce scattano anche 6 Daspo, i divieti di partecipazione alle attività sportive, nei confronti di altrettanti sostenitori giallorossi. I provvedimenti sono stati emessi dalla questura del capoluogo salentino, a seguito della partita in casa dello scorso 3 dicembre del club leccese contro quello felsineo.

Si tratta di un 38enne di Leverano, un 28enne di Squinzano, un 55enne di Lizzanello, un 36enne di Veglie, un 24enne di Lecce e un 19enne di Avetrana. I sei individui destinatari della misura sono gli stessi denunciati a seguito degli scontri: erano finiti nei guai per travisamento e porto di oggetti atti ad offendere in occasioni di manifestazioni sportive, danneggiamento aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesione a pubblico ufficiale aggravata in concorso.

Nella mattinata di quella domenica una settantina di ultras salentini, con i volti coperti da cappucci e cappelli, impugnando bastoni e sassi, avrebbero atteso il passaggio del bus della Sgm con a bordo decine di tifosi emiliani appena arrivati in città e diretti al “Via del mare”. Il lancio di pietre cocci di vetro ha frantumato il vetro del mezzo pubblico e danneggiato due mezzi delle forze dell’ordine che stavano scortando la tifoseria avversaria. Immediato l’intervento delle volanti e degli agenti della Digos per contenere i facinorosi e limitare le conseguenze.

Immediato il fermo di due tifosi leccesi responsabili dell’assalto, di cui uno deferito in stato di libertà per travisamento e porto di oggetti atti ad offendere in occasioni di eventi sportivi. L’altro, un 43enne leccese, era stato arrestato in flagranza per essere stato parte attiva durante l’aggressione. Quest’ultimo, su disposizione del pm di turno, è stato giudicato con rito direttissimo il 5 dicembre: ha patteggiato una pena di 10 mesi e 20 giorni di reclusione. 

Le successive attività di indagine condotte dagli investigatori della Digos e della Scientifica hanno portato alla identificazione del gruppo di aggressori, nonostante i loro visi nascosti. Il provvedimento emesso nelle scorse ore avrà durata variabile dai due ai cinque anni, con obbligo di firma in occasione degli eventi sportivi che vedono impegnata la squadra salentina. L’attività investigativa sta proseguendo per l’eventuale individuazione di altri responsabili.

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