Pestato e rapinato nel cuore della “movida”: scattano tre Daspo urbani

LECCE – Rapinano e pestano ragazzo nel cuore della “movida” leccese: scatta il D.a.cur (ovvero il provvedimento di divieto di accedere e stazionare presso gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande), una sorta di Daspo urbano, nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili dei fatti accaduti lo scorso 7 ottobre nel capoluogo salentino.

In quella occasione un 31enne, residente a Castrignano de’ Greci, era giunto al pronto soccorso del “Fazzi” di Lecce con la mascella fratturata e i denti rotti, dopo che nel corso di una rissa era stato rapinato nei pressi di piazzetta Vittorio Emanuele II (nota come piazzetta Santa Chiara) da un gruppo composto da tre individui, che poi avevano fatto perdere le proprie tracce.

A distanza di due mesi da quell’episodio, su cui si era subito attivata la polizia, con le indagini portate avanti dalla squadra mobile, arriva il provvedimento emesso dal questore nei confronti dei tre soggetti, ritenuti i presunti responsabili dell’aggressione, avvenuta per futili motivi, con conseguente pestaggio e rapina ai danni del 31enne, che, come detto, aveva riportato nell’occasione gravi lesioni.

Si tratterebbe di un 20enne e di due 19enni, tutti di Lecce e già noti alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio, resistenza a pubblico ufficiale, detenzione abusiva di armi.

I giovani non potranno accedere e stazionare presso gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, ubicati nel centro storico di Lecce: per due di loro l’effetto del provvedimento è di diciotto mesi, per il terzo di quindici.

A due dei tre soggetti, inoltre, il questore di Lecce ha intimato formalmente di tenere una condotta conforme alla legge tramite avviso orale.