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Cronaca

Il porta a porta stana gli evasori: oltre 1300 le autodenunce

Con l'introduzione del nuovo sistema di raccolta si complica la vita per chi non paga il tributo comunale. Il numero di chi regolarizza la propria posizione cresce con l'estensione del servizio in tutta la città

LECCE - Da quando è stata introdotta la raccolta del materiale e dei rifiuti con il porta a porta sono 1333 i cittadini che si sono autodenunciati agli uffici comunali. 

Lo ha comunicato l'assessore all'Ambiente, Andrea Guido, nel corso di un incontro con i titoli di locali pubblici aderenti a Confcommercio. Sono diverse decine, per settimana, le posizioni che vengono regolarizzate con il pagamento degli arretrati: il numero aumenta parallelamente all'estensione del nuovo servizio di raccolta in tutte le zone della città.

Con l'eliminazione dei cassonetti dalla strade dai primi rioni - centro storico, San Pio e Villa Convento - è infatti subito emerso il problema dell'evasione tributaria. Per ritirare il kit domestico, infatti, i residenti hanno dovuto esibire il bollettino dell'ultimo pagamento della tassa sui rifiuti o almeno il codice fiscale che, incrociando i dati, consente comunque di verificare l'adempimento dei versamenti. 

Come effetto immediato, in alcuni quartieri ha preso piede un fenomeno che ha peggiorato la situazione, anche a causa della mancanza di isole ecologiche, cioè l'abbandono indiscriminato di sacchi sul marciapiede o il conferimento in aree della città legate ancora alla raccolta tradizionale. Per contrastarlo non basta l'attività ispettiva o repressiva, perché la filiera dei controlli non si esaurisce in poco tempo. Ma la stessa consapevolezza di essere prima o poi scoperti, come si vede, sta spingendo gli evasori a regolarizzare la propria posizione.

La questione dell'evasione tributaria non è marginale nella città di Lecce tanto che, per il quinquennio 2007-2012, è stato varato un condono grazie al quale gli aderenti si sono risparmiati il costo delle sanzioni. Secondo stime ufficiose l'evasione tributaria si attesta tra il 20 e il 30 per cento. Anche di recente è stata avanzata l'ipotesi di una nuova "sanatoria", ma l'amministrazione ha ritenuto di non dover penalizzare ulteriormente i cittadini che hanno sempre rispettato le regole.

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