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Sabato, 27 Aprile 2024
La testimonianza

Incidente A16, l’autista del bus: “Fatto tutto ciò che potevo per salvare le vite umane”

L’uomo alla guida del mezzo finito in una scarpata dopo un terribile sinistro ha reso la sua versione al pm, mettendo in luce il suo corretto e pronto intervento a salvaguardia i passeggeri a bordo

LECCE/AVELLINO – “Ho fatto tutto ciò che potevo per salvare le vite umane”: è la sintesi della ricostruzione fatta dall’autista del pullman (rimasto coinvolto nel terribile sinistro avvenuto nella mattinata di ieri sulla A 16 Napoli-Canosa), sentito in serata dal pm che conduce le indagini sull’accaduto.

L’uomo, risultato negativo ai test alcolemico e per uso di sostanze stupefacenti, è stato ascoltato, alla presenza del suo legale di fiducia, l’avvocato Guerino Gazzella del Foro di Benevento, fornendo elementi utili ai fini delle indagini e mettendo in luce il suo corretto e pronto intervento a salvaguardia di tutte le persone coinvolte nel sinistro, che poteva avere esiti diversi e davvero drammatici.

Stando a quanto si apprende, il ferito più grave ha subito l'amputazione della mano. Per le altre persone, invece, la situazione si sta lentamente normalizzando. I sei feriti ricoverati al Moscati di Avellino sono stati dimessi mentre le 10 persone a cui erano state prestate le prime cure nel Palazzetto di Grottaminarda sono state prelevate da un autobus per essere riportate ognuna nella città o comune di appartenenza.

Il bilancio definitivo, dunque, fa registrare una persona deceduta, 14 feriti tra auto e pullman trasportati dal posto in ospedale. Delle 26 persone portate nel centro di accoglienza di Grottaminarda, nella palestra comunale, ulteriori 10 persone - dopo i controlli medici - hanno fatto ricorso al ricovero ospedaliero. In conclusione, i feriti totali alla fine della mattinata erano 24.

Nella mattinata odierna, l'avvocato Gazzella ha risposto ai microfoni di Avellino Today e, di fatto, è stata ricostruita interamente la dinamica della tragedia di ieri: “L’autista è entrato in servizio (non guidando) a Roma Termini, il giorno prima alle 23:30. Gli autisti Flixbus partono sempre in due. Giunti a Candela prendono il pullman che, di fatto, era già pieno di passeggeri. Il mio assistito, a questo punto, si mette alla guida del mezzo e partono da Candela. La prima sosta avviene a Calaggio Nord, alle ore 3,30, dove rimangono fermi 15 minuti”.

“Dopo circa 7 minuti – ha raccontato l’avvocato -, nel territorio di Vallesaccarda, l’autista scorge in lontananza una macchina ferma, senza luci e senza alcuna segnalazione. Lui, che viaggiava a una velocità contenuta, si sposta sulla sinistra per evitarla ma, in quel momento, si trova davanti un’altra vettura. A quel punto l’autostrada era completamente ostruita. In quel momento avviene l’impatto con l’auto, che viene spostata di una ventina di metri in avanti. Lui ha tentato di tenere il controllo del bus ma non è stato possibile. Il mezzo finisce fuori strada, dove il peso del motore l’ha trascinato verso valle”.

L’autista, con il mezzo fermo, avrebbe poi pento il motore e tolto la corrente affinché non si verificassero incendi: “I finestrini – ha proseguito l’avvocato - si erano rotti e alcune persone hanno cominciato a uscire dal mezzo. Nel giro di qualche minuto è sopraggiunto il personale di Autostrade, che ha rotto i vetri e consentito a tutti i passeggeri di uscire. Per ultimo, dopo essersi assicurato che tutti i passeggeri fossero usciti, l'autista ha abbandonato il pullman. Il mio assistito, risalendo il costone, si è reso conto che c’era stato anche un precedente sinistro. Più avanti, infatti, c’era un’altra autovettura coinvolta. Praticamente la carreggiata era completamente ostruita”.

La macchina dei soccorsi si è subito messa in moto per trovare tutti i feriti e, in quel momento, è stato trovato il corpo dell’unica vittima: “L’uomo – spiega sempre il legale - che è deceduto nella giornata di ieri, è morto a causa del primo incidente. Perché il corpo è stato ritrovato prima del punto in cui il pullman ha impattato contro le vetture. Il cadavere è stato ritrovato fuori dalla carreggiata, circa 50 metri prima dell’impatto del bus. Sicuramente l’autista ha avuto uno straordinario sangue freddo”.

Le parole dell’autista

“Ho lasciato il pullman solo quando ero certo che non ci fossero più passeggeri”: queste le parole dell’autista, per bocca del legale, a commento di quanto accaduto. Una tragedia immane vissuta dopo esattamente 33 anni di servizio: “Ho fatto tutto ciò che era in mio potere per salvare delle vite umane", ha dichiarato l'autista. “Ero preoccupato che il pullman potesse incendiarsi e mi sono subito prodigato per scongiurare questo pericolo. Ho spento il motore, staccato la corrente. Ho lasciato il pullman solo quando ero certo che non ci fossero più passeggeri sul bus”, conclude.

Era diretto a Roma Tiburtina

Era partito da Lecce ed era diretto a Roma Tiburtina il pullman della Flixbus. A causare l'incidente è stato, secondo quanto si è appreso, un tamponamento a catena nel quale sono rimaste coinvolte cinque auto. La persona deceduta è uno dei passeggeri delle vetture. L'autobus con a bordo 38 passeggeri e due autisti è stato recuperato dai vigili del fuoco di Avellino, Bisaccia e Grottaminarda nel corso di operazioni coordinate dal comandante provinciale Mario Bellizzi. I vigili del fuoco hanno perlustrato l'area dell'incidente. Sul posto è intervenuto anche una eliambulanza del 118 che però non ha effettuato nessun trasferimento. I passeggeri del bus e delle auto coinvolte che non hanno avuto la necessità di ricorrere alle cure mediche sono stati ospitati nella palestra comunale di Grottaminarda.

Identificati il morto e un ferito grave

Nel frattempo, sono stati identificati l'uomo deceduto e un altro rimasto gravemente ferito, entrambi senza documenti all'atto dell'intervento della polizia stradale di Grottaminarda. Il deceduto è Malick Fall, nato in Senegal il 13 dicembre del 1996, domiciliato a Forlì. Il ferito, al momento ancora in prognosi riservata, è Alassane Loum, nato in Senegal il 25 agosto del 1987, domiciliato a Napoli. I nomi sono stati comunicati dal procuratore di Benevento, Aldo Policastro, perché si riesca a rintracciare i congiunti.  

*Questo articolo è stato realizzato grazie al prezioso contributo di Avellino Today.

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