Pedoni, Lecce tra le città più insicure d’Italia: “Errato posizionamento delle strisce”

LECCE – Una città ostaggio delle auto e una diffusa situazione di illegalità degli attraversamenti pedonali su tutto il territorio urbano.

Il risultato è il saldo posizionamento di Lecce, secondo il rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente, tra le città più pericolose d’Italia, con 7 vittime ogni 100mila abitanti, circa il doppio della media nazionale (in Puglia seguita solo da Foggia).

A ricordarlo è Alessandro Presicce, presidente provinciale dell’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, coinvolto a sua volta in un investimento, mentre era in bici, solo pochi giorni addietro in viale Calasso dove ieri mattina una studentessa 20enne, mentre attraversava sulle strisce, è stata colpita da un’auto, per fortuna senza particolari conseguenze.

Per Adoc questo preoccupante stato di cose non si risolve con le multe, ma con investimenti per il miglioramento dell’infrastrutturazione stradale. “Pensate, ad esempio, a tutti gli attraversamenti pedonali della zona Mazzini, via Zanardelli, via Salandra, via Trinchese, via Martello e così via. E’ la zona, per così dire, più moderna e organizzata della città e peraltro la più frequentata dai pedoni”, rimarca Presicce eppure le strisce sono posizionate in maniera difforme da quanto previsto dal terzo comma dell’articolo 145 del regolamento d’attuazione del Codice della strada che prescrive una distanza di almeno cinque metri dall’incrocio.

Questo perché, come suggerisce la logica, il conducente che si approssima all’intersezione tende a concentrarsi sulle auto provenienti dalle altre direzioni e questa abitudine tende a creare situazioni di costante pericolo per i pedoni. E una volta impegnato l’incrocio l’automobilista deve nuovamente fermarsi o rallentare per cedere il passo al successivo attraversamento, bloccando così la strada.