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Sabato, 27 Aprile 2024
Aveva anche nove cellulari

Custodiva mezzo chilo di cocaina in casa e una pistola calibro 7.65 fra due cuscini

I carabinieri della stazione di Santa Rosa hanno arrestato il 42enne Davide Corlianò, di Lecce, ritenuto soggetto di un certo spessore negli ambienti della criminalità. L'uomo è stato sorpreso in flagranza, al termine di una mirata attività di osservazione e pedinamento

LECCE – Mezzo chilo di cocaina, nove cellulari di dubbia provenienza e persino una pistola calibro 7.65. La teneva nascosta fra due guanciali del letto, come nella più classica tradizione di certa letteratura poliziesca.

Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e ricettazione sono i reati per i quali Davide Corlianò, 42enne di Lecce, è finito in carcere. Un nome, il suo, ritenuto dagli investigatori di un certo spessore, negli ambienti della criminalità del capoluogo. Basti pensare che nel febbraio dell’anno scorso, in primo grado, in un processo svoltosi con rito abbreviato, è stato condannato a 18 anni e 6mila euro di multa. Quella a suo carico, una delle pene più alte inflitte a un gruppo di soggetti accusati di spaccio in città, in un arco temporale di cinque anni, dal 2010 al 2015.

In attesa, dunque, dell’appello per quella vicenda, Corlianò era libero e, soprattutto, avrebbe continuato a portare avanti imperterrito le vecchie attività. È quanto sospettano i carabinieri della stazione di Santa Rosa, il quartiere in cui risiede Corlianò, e che per questo motivo hanno iniziato, negli ultimi tempi, a tenerlo d’occhio con discrezione, seguendone i movimenti. 

caserma di santa rosa (3)

Alle spalle di un arresto in flagranza, dunque, un’attività info-investigativa mirata, culminata nei giorni scorsi con un accesso nella sua abitazione. Qui, i carabinieri comandati dal luogotenente Damiano Pascali hanno messo in atto una minuziosa perquisizione, fino a trovare quasi 500 grammi di cocaina e nove telefonini cellulari, nascosti in camera da letto. E non solo. Corlianò dormiva con una pistola a portata di mano, nascosta tra i due cuscini. Si tratta di un’arma calibro 7.65 con matricola abrasa, completa di caricatore e munizionamento. 

Nella sala da pranzo invece, all’interno di un mobile, sono stati rinvenuti quasi 750 grammi di sostanza da taglio, presumibilmente mannite, oltre a due bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento. Sotto sequestro sono finiti anche 2mila euro in contanti, soldi ritenuti probabile provento di spaccio. Corlianò è stato dichiarato in arresto e, come disposto dal pubblico ministero di turno, destinato al carcere di Borgo San Nicola. Nell'udienza di convalida, il gip Angelo Zizzari ha confermato l'arresto e la misura cautelare in carcere. L’uomo è difeso dall’avvocato Francesco Fasano. 

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