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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Galatina

Omicidio stradale, dopo sette anni arriva il verdetto: "Assoluzione"

Emessa ieri la sentenza secondo cui non ebbe responsabilità l'operaio alla guida del furgone contro il quale, il 17 novembre 2016, impattò la vettura condotta da Sandro Sabella, 39enne di Galatina

GALATINA - Dopo sette anni dall’incidente stradale nel quale perse la vita a 39 anni, Sandro Sabella, originario di Galatina, rimasto incastrato tra le lamiere del suo veicolo, una Lancia Musa, è arrivato il verdetto per il conducente, un operaio 32enne, del secondo mezzo coinvolto, un autocarro Fiat Ducato, ed è stato di non colpevolezza.

La sentenza di assoluzione nei riguardi dell’imputato che rispondeva di omicidio stradale è stata emessa ieri sera dalla giudice del tribunale di Lecce Giovanna Piazzalunga. Le motivazioni non sono ancora note, ma alla luce della decisione, ha di certo inciso la consulenza svolta dall’ingegnere Carlo Alberto Portaluri per conto di “Generali”, responsabile civile rappresentato dall’avvocato Salvatore Carbone.

Consulenza che, aveva escluso, le responsabilità nel sinistro del 32enne, assistito dall’avvocato Antonio Malerba, poiché questi nulla avrebbe potuto fare per evitare l’impatto avvenuto sulla via che collega Galatina a Collemeto. Stando alla dinamica così ricostruita: la vittima procedeva a una velocità molto elevata, di 108 Km7h, e dopo aver perso il controllo del mezzo, finì contro un muretto di contenimento e, successivamente, ruotando si sarebbe staccato da terra, impattando a 88 km/h con l'autocarro all'altezza di 140 centimetri.

“Rimane sempre il dolore per la vittima, ma dopo sette anni di dure battaglie, due richieste di archiviazione e numerose perizie, la verità è stata dimostrata inequivocabilmente. Un ringraziamento all’ingegnere Portaluri che ha permesso attraverso il suo ‘metodo logico’ di escludere la responsabilità del mio assistito”, ha commentato l’avvocato Malerba.

Erano parti civili al processo, le sorelle dell’automobilista scomparso, con le avvocate Cinzia Stefanizzi e Vanessa Mengoli.

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