Vandali in azione: scritte contro l’identità digitale sulla sede distaccata della Provincia
Ignoti, riconducibili al gruppo dei “Guerrieri ViVi”, ha preso di mira il plesso di via Ulderico Botti imbrattando i muri esterni nelle stesse modalità di altri episodi già noti alle cronache. Sul posto la polizia scientifica
LECCE – Vandali tornano in azione a Lecce con scritte sui muri della sede distaccata della Provincia di Lecce in via Ulderico Botti e slogan contro l’identità digitale: i “Guerrieri ViVi”, il gruppo che in questi mesi ha ricoperto con la vernice strutture cittadine con messaggi “no vax”, dunque, “sfornano” una nuova “battaglia” prendendo di mira un palazzo delle istituzioni, probabilmente proprio per valore simbolico del plesso, trattandosi di una sede istituzionale.
Le scritte, molto evidenti, con vernice rossa e abbastanza fresca, sono comparse con le modalità di sempre: mani ignote che munite di bombolette spray, tra la notte inoltrata e le prime luci dell’alba, hanno imbrattando l’esterno della sede distaccata della Provincia di Lecce, che accoglie diversi uffici (l’assessorato alla pubblica istruzione e alla formazione professionale, l’ufficio tecnico, l’osservatorio sulle politiche sociali e la pianificazione territoriale ed edilizia sismica) e la polizia provinciale.
Le frasi sono di questo tenore: “Digitale identità morte libertà”, “Smart city oggi prigioni domani”, “Identità digitale trappola criminale”, “Riconoscimento facciale = trappola criminale”, “Euro digitale per controllo dittatoriale”, un paio estese anche per una ventina di metri. Sul posto, è intervenuta la polizia scientifica della Questura di Lecce mentre dell’accaduto è informata anche la Digos. La struttura è dotata di telecamere di videosorveglianza e bisognerà capire se si potranno ricavare immagini utili alle indagini per rintracciare i responsabili.
Non si tratta, come detto, di un episodio a sé stante, visto che negli ultimi mesi sono state diverse le situazioni analoghe a partire, per citarne alcune, dalle scritte all’esterno di una scuola materna, a Lequile, nell’aprile scorso, e quelle sulle pareti dell’istituto di formazione primaria che ha sede nel rione “Casermette” di Lecce a febbraio; e ancora il 18 ottobre 2022 scritte erano comparse sull’edificio che ospita il dipartimento di prevenzione Asl, fra viale Don Minzoni e via Liborio Salomi.
