Spettacoli musicali non autorizzati al Parco Manà: condanna per due imprenditori

VERNOLE – Spettacoli musicali non autorizzati nell’area del “Parco Manà” a Vernole: si è concluso con la condanna il processo di primo grado che vedeva due imprenditori turistici, Stefano Fasiello, di 39 anni, e Andrea Fasiello, di 36, difesi dall’avvocato Francesco Calabro, accusati di aver organizzato nell’agosto del 2019 alcuni eventi musicali senza autorizzazione, nell’area che ricade nel territorio comunale di Vernole (con l’ente che si è costituito parte civile, affidandosi all’avvocato Silvio Verri).

Gli imputati, dunque, sono stati condannati dal Tribunale di Lecce (giudice Alida Anna Accogli) alla pena (sospesa) di un mese e dieci giorni di arresto e a risarcire il Comune dei danni subiti, da liquidarsi in separata sede; il pubblico ministero, Alessandro Prontera, aveva richiesto una condanna a due mesi di arresto per gli imputati.

La vicenda, piuttosto nota, in quanto ha portato al sequestro preventivo di parte della omonima area camper, nasce nel 2018, quando i soci della “srl Parco Manà” chiedevano il permesso di effettuare serate musicali nell’area camper, gestita dalla stessa società, nei pressi del parco Le Cesine, ottenendo un netto rifiuto da parte delle autorità.

Nonostante ciò, la richiesta veniva ripresentata nell'estate del 2019; in quel caso, però, nonostante i provvedimenti negativi del Comune, i soci organizzavano ugualmente le serate, alle quali partecipavano centinaia di giovani, tanto che i carabinieri rinunciavano ad intervenire per evitare problemi di ordine pubblico.

Il 16 agosto, tuttavia, interveniva la Procura della Repubblica che sequestrava l'area, ponendo fine all’attività non autorizzata in una zona, quella delle Cesine, di particolare pregio ambientale. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni, e gli imputati avranno la possibilità di proporre appello.